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Nel canale ci sono i lavori di pulizia ma i pesci restano a secco (VIDEO), l’Oipa: “Sono morti perché la fossa è stata prosciugata”
Durante le operazioni di pulizia del canale molti pesci sono rimasti intrappolati e sono morti perché rimasti in secca. Ornella Dorigatti delegata dell’Oipa del Trentino: “Ancora una volta ha prevalso il menefreghismo la superficialità nella gestione della fauna selvatica”

TRENTO. Come tutti gli anni, in questo periodo, il canale “Fossa Granda” a Mattarello, viene dragato per le consuete operazioni di pulizia. Per intendersi si tratta del corso d’acqua che si estende lungo la ferrovia. Fin qui nulla di strano se non fosse che come spesso accade ci sono delle conseguenze sul piccolo ecosistema
“Nessuno si preoccupa della vita che scorre nell’acqua della fossa”, afferma Ornella Dorigatti delegata dell’Oipa trentina. “I lavori vengono eseguiti prosciugando la fossa senza tutelare le vite di questi animali, che ovviamente muoiono. Ci chiediamo perché non si possa agire con un po’ di scrupolo, prelevando prima i pesci, mettendoli al sicuro durante i lavori e poi reinserirli nel loro habitat originario”.
Durante le operazioni di pulizia infatti molti pesci sono rimasti intrappolati in quelle che possono essere definite pozzanghere, in molti altri casi i pesci sono morti perché rimasti in secca.
“Ai più sembrerà una banalità – prosegue Dorigatti – ma rispettare la biodiversità in un Trentino che se ne fa un vanto costerebbe poco. Anche piccole e modeste attenzioni in lavori come questi danno il significato vero di ciò che significa rispettare la natura e tutte le forme di vita”. Invece no, come avviene quasi ogni anno il canale è stato prosciugato e molti pesci sono morti. “Ancora una volta ha prevalso il menefreghismo – punta il dito la delegata Oipa – la superficialità nella gestione della fauna selvatica”.