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Parco Adamello Brenta, la lettera del presidente ai sindaci: "Cani al guinzaglio dentro e fuori l’area protetta per tutelare la fauna selvatica"
Con il ritorno della bella stagione ritorna a essere necessario tenere i cani al guinzaglio negli spazi aperti, in particolare nelle zone dove è accertata la possibile presenza di animali selvatici con i loro cuccioli. Il presidente Ferrazza: "La salute della fauna dei nostri boschi, e soprattutto dei cuccioli, ci riguarda tutti"

STREMBO. "Chiediamo di tenere i cani al guinzaglio dentro e fuori l’area protetta per tutelare la fauna selvatica". È questo l'appello lanciato dal presidente del Parco Naturale Adamello Brenta Walter Ferrazza nella lettera inviata ai sindaci dei Comuni del Parco, per chiedere la loro collaborazione nel sensibilizzare i cittadini sul tema.
“Il controllo esercitato dai padroni sui propri cani, – sottolinea Ferrazza – e in particolare la corretta pratica di tenerli al guinzaglio serve a tutelare le specie selvatiche, e soprattutto i nuovi nati. In un momento così delicato come la stagione primaverile, chiediamo ai proprietari dei nostri amici a quattro zampe un’attenzione ancora maggiore, sia all’interno dell’area protetta, dove vige una norma apposita sui cani al guinzaglio, sia anche al di fuori dei suoi confini, in zone comunque frequentate dagli animali selvatici".
Con l’approssimarsi della bella stagione torna a essere opportuna la raccomandazione di tenere i cani al guinzaglio negli spazi aperti, in particolare in zone nelle quali sia accertata la possibile presenza di animali selvatici con i loro cuccioli, dentro e fuori un’area protetta.
"La salute della fauna dei nostri boschi, e soprattutto dei cuccioli, ci riguarda tutti”, conclude il presidente.