Miele di alta montagna alpina, alla nuova comunità presidio Slow Food aderiscono 11 apicoltori trentini
Obiettivo del presidio è sostenere, far conoscere e promuovere il lavoro di quegli apicoltori che in estate portano le proprie arnie in alta montagna. Nel disciplinare Slow Food rientrano tre tipi di miele: millefiori, rododendro e melata di abete

TRENTO. Andranno a formare la nuova Comunità dei produttori di miele di alta montagna alpina. Sono 11 apicoltori trentini che ora aderiscono al progetto di Presidio Slow Food, già sviluppato nelle altre regioni dell’arco alpino e che fino all’anno scorso contava un solo produttore in Trentino. Obiettivo del presidio è sostenere, far conoscere e promuovere il lavoro di quegli apicoltori che in estate portano le proprie arnie in alta montagna.
Ad alte quote le condizioni climatiche, spesso rigide anche in estate, condizionano le fioriture e possono compromettere la raccolta del miele. Le api rivestono, tuttavia, un ruolo importante nell’impollinazione anche delle aree montane e gli apicoltori garantiscono un presidio e una cura del territorio, contribuendo a combattere abbandono e impoverimento delle terre alte.
Nel disciplinare Slow Food rientrano tre tipi di miele: millefiori, rododendro e melata di abete.
Il millefiori è prodotto con una varietà di fiori presenti sull'arco alpino ad un'altitudine di oltre 1400 metri, tra cui rododendro, campanula, lupinella, trifoglio, lampone, timo serpillo. Ha un colore che varia dal giallo paglierino all'ambra scuro.
Il miele di rododendro ha, invece, un colore molto chiaro, quasi bianco. Leggero nel gusto, per descriverlo si dice che “sa di neve”.
Infine, c'è la melata di abete, sostanza zuccherina prodotta da afidi, che si nutrono della linfa dell’abete, e viene raccolta dalle api. Ha colore scuro e rimane liquida molto a lungo.
Gli apicoltori provengono dalle diverse aree del Trentino. Dalla Val di Fassa Alessandro Suffriti di Casa do Parè; dalla Val di Sole Sergio Angeli e Francesco Moratti di Croviana, Apicoltura Zanini di Malè e Gentilini Carlo di Pellizano. Dalla Val di Non Sisinio Martinolli e Claudio Chini di Cles e l’Azienda Agricola Grum di Vervò. In Valsugana c'è l’Apicoltura Francesco Mezzo e a Piazze di Bedollo Gocce d’oro apicoltura e giardino d’erbe. Infine nel Trentino
occidentale aderisce Apicoltura Villi a Spiazzo in Val Rendena.