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Siccità, Melinda risparmia acqua con l'irrigazione a goccia sul 97% dei meleti e un sistema di riciclo negli impianti: "Non possiamo permetterci sprechi"
Il Consorzio mette in campo delle azioni per far fronte alla siccità e a un eccessivo consumo di acqua: "Nelle colture si usa il 30% di acqua in meno; nella successiva fase di lavorazione il calo può arrivare al 90%". Il presidente: "Le ragioni sono fin troppo ovvie: qualsiasi dispersione superflua sarebbe infatti incompatibile con i nostri obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica"

CLES. Irrigazione a goccia sul 97% dei meleti e un sistema di riciclo negli impianti di selezione per evitare lo spreco di acqua. Sono queste le azioni messe in campo da Melinda per cercare di risparmiare le risorse idriche. "Nelle colture si usa il 30% di acqua in meno; nella successiva fase di lavorazione il calo può arrivare al 90%", dichiara il noto Consorzio in occasione della Giornata mondiale dell'acqua 2023.
"Il nostro principio ispiratore è semplice: non possiamo permetterci di sprecare nemmeno una goccia d'acqua", spiega il presidente di Melinda, Ernesto Seppi. L'applicazione di soluzioni tecniche adeguate in tutte le fasi della produzione consente di ridurre drasticamente il consumo delle risorse idriche, la possibilità di contaminazione e il dispendio energetico.
È chiaro il messaggio lanciato da Melinda in vista della Giornata mondiale dell'acqua. Un invito che nasce dalla preoccupazione di fronte all'emergenza idrica globale, ma anche dalla consapevolezza dell'importanza dei risultati raggiunti dall'azienda attraverso gli interventi realizzati in due fasi cruciali della produzione come l'irrigazione e la selezione delle mele che hanno determinato significative riduzioni di consumo e non solo.
"Le ragioni sono fin troppo ovvie - prosegue Seppi -: qualsiasi dispersione superflua sarebbe infatti incompatibile con i nostri obiettivi di sostenibilità ambientale ed energetica anche e soprattutto alla luce di un quadro generale sempre più problematico per il Pianeta. Gli effetti del cambiamento climatico, a cominciare dall’attuale carenza idrica che non risparmia il nostro territorio, sono un monito preoccupante ma anche uno stimolo per proseguire sulla strada dell’innovazione con l’obiettivo di migliorare ulteriormente i risultati già di per sé lusinghieri raggiunti".
Tra le più importanti strategie di risparmio idrico emerge in particolare l'irrigazione a goccia, un metodo di somministrazione precisa dell’acqua alle piante. "Caratterizzato dall'impiego di una rete di linee gocciolanti - spiega il Consorzio -, generalmente organizzate in settori che vengono messi in funzione in ciclica successione, il sistema punta a ottenere il massimo risultato limitando i consumi".
La condizione fondamentale per raggiungere questo obiettivo è la localizzazione della distribuzione della risorsa idrica che avviene nei pressi delle radici. "Gli impianti utilizzati, in particolare - prosegue il Consorzio -, sono dotati di sensori in grado di monitorare e verificare la corretta applicazione dell’acqua calcolando la quantità impiegata e la profondità raggiunta. Da tempo Melinda adotta esclusivamente questa tecnica per ogni singolo meleto e i risultati non si sono fatti attendere: a oggi, infatti, l’irrigazione a goccia permette al Consorzio di risparmiare il 30,6% dell’acqua nel confronto con la tradizionale applicazione a sovrachioma".
I vantaggi di questo sistema non si limitano al solo risparmio d'acqua. "Rilevanti, infatti, sono anche la minimizzazione dei fenomeni erosivi - scrive Melinda -, la riduzione del costipamento, la possibilità di automazione del processo e il minore consumo energetico. A tutto questo, inoltre, si aggiungono altri effetti positivi legati direttamente alla distribuzione capillare dell’acqua".
L’applicazione dell’irrigazione a goccia si affianca, peraltro, "alla strategia di risparmio idrico messa in campo nella successiva fase di lavorazione delle mele che si basa sull'uso di un impianto per il filtraggio e il riutilizzo nelle vasche di selezione". L'acqua, infatti, viene utilizzata come mezzo di trasporto lungo i canali degli impianti di lavorazione nelle fasi di selezione e confezionamento.
Durante il loro percorso le mele precedentemente riposte dentro i contenitori nei campi di raccolta, si lavano, rilasciando quindi particelle di materiale organico. Il risultato è che le risorse utilizzate, prelevate ogni giorno dall'acquedotto e da sorgenti del Consorzio irriguo devono essere sostituite. "Ed è proprio qui che interviene il riciclo - conclude il Consorzio -: un'operazione, numeri alla mano, in grado di produrre risultati davvero notevoli. In questo modo il consumo della risorsa idrica si riduce di circa il 90%".
Il meccanismo di depurazione, inoltre, consente di ridurre drasticamente la carica di solidi organici e inorganici e di minimizzare la contaminazione microbiologica e mantenere i valori di riferimento nei limiti per lo scarico.