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La ''transesperienza'' di Chen Zhen arriva all'Hangar Milano Bicocca, l'arte contemporanea è in cortocircuito


Insegna arte al Bonporti con chaplin nel cuore
Luoghi unici per artisti unici. "ShortCircuits-Cortocircuiti”, una retrospettiva dedicata al visionario Chen Zhen a vent’anni dalla morte.
L’Hangar Bicocca, istituzione no profit, diffonde il linguaggio contemporaneo nei suoi ampi spazi a Milano, dal 15 ottobre al 21 febbraio 2020. A cura di Vicente Todolì, la retrospettiva viene dedicata all’artista, scomparso vent’anni fa a Parigi, sua città acquisita.
Chen Zhen, famoso e apprezzato artista, presente nei maggiori musei di arte contemporanea del mondo, vive la complessità di un’esistenza tra oriente e occidente.
Tra globalizzazione, consumismo e tradizione più di venti installazioni dialogano fra loro. Gli ultimi dieci anni della sua carriera (l’artista muore dopo una malattia scoperta quando era 20enne), arrivano a Milano all’Hangar, grazie a prestiti giunti da prestigiose collezioni nazionali e internazionali.
Chen Zhen nasce a Shanghai nel 1955 e muore a Parigi nel 2000. I suoi lavori sono ricerche sul tempo e sullo spazio, sull’arte e i suoi effetti curativi.
Si accostano oggetti del quotidiano. Sedie, tavoli, letti, metafore della “transesperienza”, termine creato dall’artista per definire il vissuto di chi si sposta dal proprio Paese di origine.
Tra installazioni monumentali, sedie e letti del mondo vengono ricoperti da pelli di vacca o da argilla. Lavori che fanno riflettere sui cortocircuiti prodotti dal consumismo di massa sul popolo cinese e non solo.