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Coltivava in collina cannabis 'geneticamente modificata'. L'uomo ai carabinieri: ''Fornisce un gusto diverso, ma migliore, di quella in pianura''. Denunciato
L'uomo, incensurato, di Arco è stato deferito in stato libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto

ARCO. Coltivava cannabis modifica geneticamente con un principio attivo maggiore. A finire nei guai è stato un insospettabile arcense di mezza età.
In carabinieri di Arco, durante alcuni controlli in collaborazione con il Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Laives con i cani Niko e Zeus, splendidi esemplari di pastori tedeschi, hanno effettuato 2 perquisizioni domiciliari nei confronti dell'uomo. In un primo caso hanno rinvenuto alcuni grammi di Marijuana nell’abitazione del centro cittadino mentre, nel secondo caso, nelle pertinenze della casa di montagna a San Giovanni al Monte i militari arcensi hanno trovato 4 piante di cannabis, in pieno stato vegetativo quasi a completa maturazione.
Da un primo esame gli inquirenti ritengono sia del tipo geneticamente modificata per la ridotta altezza e la copiosa infiorescenza particolarmente resinosa che ne aumenta esponenzialmente il principio attivo. Le piante sono state inviate in Laboratorio per le analisi.
L’uomo, incensurato, ha ammesso le proprie responsabilità raccontando ai militari del vizietto saltuario e della coltivazione in collina che fornisce un gusto diverso, ma migliore, di quella indoor e coltivata in pianura.
Al termine delle operazioni di sequestro l’uomo è stato deferito in stato libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto per coltivazione di sostanze stupefacenti in violazione dell’articolo 73 comma 1 e 5 del DPR 309/1990.