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Il Comune toglie le panchine davanti al Punto d'Incontro? I senzatetto si spostano a 30 metri di distanza e dei privati ne rimettono una

La decisione di rimuoverle era stata presa dopo una segnalazione dello stesso centro mensa per i poveri di alcuni commercianti: "La situazione era diventata ingestibile, era un cesso". E i senzatetto si spostano in via Esterle

Di L.P. - 14 novembre 2017 - 20:36

TRENTO. Come volevasi dimostrare. Togli tre panchine perché ci dormono i cloachard e giustifichi la cosa dicendo che "la situazione era diventata insostenibile" e cosa ottieni? Niente. Solo che questi si sposteranno in un altra zona perché non esistono soluzioni facili a grandi problemi. Ed è esattamente quanto sta succedendo a Trento dopo che il Punto d'Incontro ha segnalato il problema legato alle tre panchine che si trovavano davanti alla mensa dei poveri. A il Dolomiti l'operatore della struttura Giorgio Viganò ha spiegato che "la situazione era insostenibile perché c'era la presenza fissa di un gruppo di polacchi che avevano trasformato le panchine in un bivacco"

 

La segnalazione del Punto d'Incontro si sarebbe aggiunta a quella di due commercianti della zona perché "la situazione era davvero al limite - aggiungeva Viganò -. Non era dignitoso nemmeno per loro il marciapiede era diventato un cesso". Risultato? Via le panchine e loro si sono spostati di trenta metri. Hanno girato l'angolo, sono risaliti verso il Duomo percorrendo via Carlo Esterle e si sono accomodati sulle panchine che si trovano a ridosso delle scuole Bresadola. Ora le coperte sono state portate lì e la notte è facile trovarli che dormono all'addiaccio, esposti al freddo e alle intemperie.  

 

Il paradosso, se vogliamo, è che sia stato lo stesso Punto d'Incontro ad appoggiare la decisione del Comune di "spostare" il problema. E allora ecco che già lunedì è apparsa davanti alla mensa dei poveri proprio una panchina. Qualche privato (la firma è "i cannibali") ha deciso di dare il suo contributo spiegando che "l'ordine pubblico ci vuole in piedi o a terra" (questa la scritta sulla stessa panchina), convinto che lì un posto, almeno per sedersi, serviva.

 


 

E sono già in molti ad utilizzarla perché tra lo stare in piedi e lo stare sdraiati (parafrasando la scritta de "i cannibali") c'è anche la via di mezzo mentre per risolvere problemi enormi come quelli dei senzatetto servono strategie complesse e ben strutturate. Le soluzioni facili non servono, non basta togliere una panchina. E nemmeno tre.

 

 

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