Centrale Unica d'Emergenza, gli operatori rispondono in 5 secondi. Sono state 218 mila le chiamate in un anno
Sono 131 mila le chiamate che vengono trasferite alle centrali di secondo livello mentre le restanti non sono emergenze

TRENTO. Circa 5 secondi è il tempo medio di risposta da parte degli operatori mentre servono 52 secondi, in media, per identificare il chiamante, localizzare l’evento e definire il tipo di soccorso necessario, per poi procedere all’inoltro della chiamata ad una delle centrali di secondo livello e cioè per mettere in contatto l'utente con l'Arma dei Carabinieri oppure la Polizia di Stato, l'Emergenza Sanitaria o Vigili del Fuoco.
Questi i tempi di operatività della Centrale Unica di Emergenza che da poco più di un anno è attiva in Trentino. Gli assessori Luca Zeni, Tiziano Mellarini e il presidente Ugo Rossi hanno presentato i dati, numeri importanti che riassumo l'attività a partire dal 6 giugno 2017.

In totale sono state poco meno di 218 mila le chiamate ricevute, con un picco nelle giornate del 25 giugno e del 6 agosto 2017, quando il maltempo aveva colpito il Trentino. Tra tutte le chiamate ricevute, oltre 131 mila sono state inoltrate alle centrali di secondo livello, mentre oltre 86.000 si sono rivelate non essere emergenze o essere relative a situazioni già segnalate.
All'incontro organizzato per comunicare i dati sul primo anno di attività della Centrale oltre al dirigente della Centrale Unica di Emergenza Paolo Simonetti che ha illustrato i dati di attività, hanno partecipato il direttore di "Trentino Emergenza" Oliviero Valoti e il comandante del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Trento Ivo Erler.
La Centrale Unica di Emergenza si può oggi contattare anche attraverso l’applicazione “Where ARE U”, gratuita, scaricabile da tutte le piattaforme mobili e disponibile in italiano, inglese, tedesco, spagnolo e sloveno. Al momento della chiamata l'applicazione invia automaticamente alla Centrale Unica di Risposta, all’112, i dati di localizzazione e le altre informazioni fornite al momento della registrazione. Consente di fare una chiamata vocale o silenziosa.
"Come cittadini vi diciamo grazie per la professionalità che mettete nel vostro lavoro, che è così prezioso per la nostra comunità e che non va messo in discussione ma va solo apprezzato e lasciato fuori dalle polemiche politiche" hanno spiegato Luca Zeni e il presidente Ugo Rossi . "Dietro ad ogni servizio o intervento che diamo per scontato quando ne abbiamo bisogno - ha aggiunto il presidente Rossi - c'è un'organizzazione ben rodata ma soprattutto la capacità professionale e l'umanità degli operatori. Dobbiamo essere grati a queste persone per la qualità di quello che ci offrono e, come ci dicono i numeri, per la quantità di lavoro che svolgono".
Per l'assessore Zeni è di particolare importanza il fatto che la Centrale Unica operi la selezione delle chiamate, individuando quelle improprie e quindi indirizzando ai soccorritori soltanto quelle che richiedono realmente un intervento. "Il risultato finale - ha detto - è che il servizio è migliorato". L'assessore Mellarini ha ricordato il percorso che ha portato all'istituzione del nuovo servizio. "Con gli afflussi di persone generati dal turismo - ha detto - il nostro territorio raggiunge agevolmente e supera i numeri richiesti per l'attivazione di una centrale unica, che generalmente dovrebbe essere attivata con un bacino d'utenza di almeno tre milioni di abitanti".