Due morti, quattro dispersi e tantissimi feriti, ma è una simulazione di maxi-emergenza
L'allarme alle 9 per un incidente che ha coinvolto più mezzi. La simulazione ha visto in campo 150 unità dei soccorsi. Allestito anche l'ospedale mobile

TRENTO. Il bilancio è di due morti, quattro dispersi (poi recuperati) e diversi feriti. E 150 unità entrate in azione nel corso della simulazione di una maxi emergenza che si è svolta sabato 14 aprile dalle 9 alle 13.
L'allarme è stato lanciato intorno alle 9, quando si è verificato un incidente tra più veicoli lungo la strada provinciale 85 tra Sardagna e Candriai. Un'auto ha cercato di superare una corriera con a bordo una quindicina di persone in direzione Vason, ma si è trovata davanti un'altra vettura verso Sardagna. Inevitabile l'impatto e un mezzo si è pure capottato con persone incastrate nell'abitacolo.
Alcuni sotto shock si sono perse nel bosco, mentre la Croce Rossa ha allestito l'ospedale mobile per far fronte all'emergenza, ma dalla Croce Bianca Trento a Trentino Emergenza, dalla Croce Rossa di Tesero all'Orsa maggiore Vallarsa, ma anche la polizia municipale di Trento, il soccorso alpino, i vigili del fuoco volontari del distretto di Trento, l'unità di soccorso tecnico e Trentino trasporti, tutti si sono messi a disposizione per testare l'operatività tra enti e realtà diverse.

"Questo - spiega Mirko Demozzi, presidente della Croce Bianca di Trento - è un progetto sviluppato negli ultimi due mesi per implementare il coordinamento tra corpi diversi. Nei casi di emergenze che coinvolgono più enti è importante la catena di comando e questa simulazione serve per incentivare e migliorare la sinergia tra tutte le realtà nelle difficoltà di momenti di forte stress".
La strada è stata chiusa al transito veicolare fino alla conclusione delle operazioni intorno alle 13 e i Nu.Vol.A si occuperanno dell'organizzazione del pranzo offerto a tutti i partecipanti alle ex Caserme di Candriai, quindi al termine c'è stato il primo debrifing con tutti i soccorritori partecipanti.
"Un ringraziamento - conclude Demozzi - a tutti i corpi coinvolti che si sono messi a disposizione, che ognuno nel proprio ruolo ha collaborato fattivamente alla riuscita di questa simulazione e che rappresenta, così come tutto il sistema dei soccorsi, un fiore all'occhiello del Trentino: le nostre unità sono tutte brave, ma senza la capacità di collaborare una situazione di emergenza non può mai andare a buon fine".
