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Ex hotel Panorama, la Provincia ha intenzione di venderlo. ''Ma non si è ancora concluso nulla''

Il consigliere della Lega Alessandro Savoi ha chiesto a Gilmozzi le prospettive per il futuro dell'immobile. L'assessore: "Ci sono nuove richieste e si spera di arrivare ad un accordo. Ma fino ad oggi nessun interlocutore"

Pubblicato il - 03 luglio 2018 - 13:56

TRENTO. La struttura dell’ex Hotel Panorama a Sardagna giace da tempo in stato di completo abbandono. L'edificio che si affaccia su Trento, che dopo aver rivestito una funzione alberghiera è stato utilizzato dalla Trentino School of Management e dall'Università di Trento, è ora da tempo inutilizzata.

 

Il Centro congressi è stato costruito negli anni '20 e l’intento era quello di offrire una terrazza naturale, raggiungibile con la funivia, e un panorama sulla città e la vallata. Ristrutturato nel 2001, l'hotel è ora abbandonato a sé stesso.

 

E' di proprietà della Provincia ma il suo destino è ancora in dubbio. A chiedere spiegazioni, attraverso un'interrogazione, è stato il consigliere della Lega Alessandro Savoi: "L'investimento fatto per la sua realizzazione la poneva come fiore all’occhiello delle strutture ricettive e come centro congressi, data anche la splendida vista sulla città", ma qualcosa non ha funzionato.

 

In risposta a una passata interrogazione, ricorda il consigliere, l’assessore provinciale Gilmozzi afferma che "l’edificio dell’ex Panorama è inserito nei piani di valorizzazione del patrimonio provinciale già avviato e, nel prossimo futuro, compatibilmente con la destinazione urbanistica esistente, sarà collocato sul mercato per attività private con finalità di tipo turistico-culturale".

 

A che punto siamo quindi? "Nonostante le disponibilità del Comune di Trento e il possibile aprirsi di trattative con alcuni privati - osserva Savoi - non si ha ad oggi nessuna notizia certa né della situazione attuale né del destino futuro della struttura".

 

Per questo chiede all'assessore Gilmozzi "quale sia lo stato reale della struttura e a che punto siano le trattative per una sua vendita e/o ampliamento, in collegamento con il Piano di Sviluppo del Monte Bondone".

L’assessore, nella risposta, ha ricordato che la struttura è in buono stato e pronta anche ad utilizzo compatibile con la destinazione urbanistica. "Vero è che vi sono state infiltrazioni di acque piovane causate da fogliame e intasamenti, problemi che però sono stati risolti e che non si sono più verificati".

 

Nessun danno rilevante, dunque. "Vi è stata invece la necessità di intervenire per sistemare quel che era stato rotto o rovinato. E’ stato anche installato un sistema di videosorveglianza per proteggere l’immobile".

 

L’intenzione della Pat sarebbe di vendere l’immobile per una sua valorizzazione turistico-alberghiera. Nonostante i sopralluoghi di soggetti interessati, però, non si è ancora concluso nulla. "Nuove richieste sono recentemente pervenute e si spera di arrivare ad un accordo, ma per ora non si è riusciti a trovare un interlocutore".

 

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