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Faceva Slackline sui Denti della Sega, muore dopo essere precipitato Matteo Pancaldi (IL VIDEO GIRATO SU QUELLA CORDA)
Due settimane fa aveva postato il trailer della spedizione della sua associazione, la Slackline Bologna Asd, mentre affrontava proprio quello strapiombo dove ha perso la vita ieri sera. Tra i suoi ultimi post il video e la scritta: "Iniziano bene queste vacanze''

AVIO. Pensare che solo due settimane fa, il 13 giugno, postava la scritta su Facebook ''iniziano bene queste vacanze'' e il video di lui e dei suoi amici della Slackline Bologna Asd che affrontavano proprio i Denti della Sega, lo strapiombo che si è dimostrato fatale per Matteo. La tragedia si è consumata ieri pomeriggio. Il corpo di Matteo Pancaldi, 30 anni di Spilamberto (provincia di Modena) da tempo residente a Bologna e tra i soci fondatori della Slackline Bologna A.S.D. che ha sede proprio a Bologna, e che l'anno scorso era diventata ''famosa'' in città per una suggestiva camminata sopra piazza Maggiore, è stato ricomposto intorno a mezzanotte tra la fitta vegetazione sotto il Corno d'Aquilio al confine tra Trento e Verona.
L'allarme era stato dato intorno alle 18.45 per un incidente avvenuto in quella zona della Lissinia. Sul posto, l'equipaggio dell'elicottero di Verona Emergenza ha subito visto tre funi sospese, una lunga e due più corte, a unire come un ponte invisibile le guglie delle montagne. Erano le slackline e da subito non si è potuto che pensare al peggio. Atterrati e raggiunti 5 ragazzi della comitiva è stato riferito che il giovane era caduto mentre stava percorrendo la corda più lunga.
Un volo senza speranza di circa 150 metri nel vuoto. Sulle cause indagano i carabinieri trentini anche se dalle prime informazioni pare che il giovane stesse eseguendo il pericolosissimo attraversamento con l'imbracatura. L'elicottero ha poi volato per imbarcare in diverse rotazioni le squadre del soccorso alpino di Verona e di Ala, le quali sono state trasportate a oltre 1.300 metri di quota.
A fianco al corpo del ragazzo, trovato infondo alla gola, vi erano due amiche. Le due ragazza sono state riaccompagnate alla macchina dai primi soccorritori arrivati, ai quali si sono aggiunti anche tecnici di Villa Lagarina e Rovereto. Il recupero del corpo della vittima è stato impegnativo per il soccorso alpino. La salma ricomposta è stata imbarellata e sollevata verso l'alto nel canale per 250 metri, facendole superare salti di roccia di circa 30 metri, dopo aver attrezzato una teleferica e poi per contrappeso.
Una volta in cima la barella è stata calata nel bosco sull'altro versante per circa 120 metri fino alla strada, per essere poi affidata ai carabinieri e al carro funebre.