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Incidenti sul lavoro, quattro persone in ospedale in tre giorni, la preoccupazione dell'Ente di prevenzione: ''Sulla sicurezza passi in avanti ma non è abbastanza''
In gennaio, ultimi dati Inail, gli infortuni sul lavoro denunciati sono stati 603. Per i sindacati Cgil, Cisl e Uil non si può abbassare la guardia sul tema della sicurezza e "Serve maggiore attenzione da parte delle aziende". Per Confindustria: ''Le imprese del territorio hanno da tempo assunto un approccio che va ben oltre il mero adempimento normativo introducendo anche una cultura della sicurezza"

TRENTO. Un uomo è caduto da oltre cinque metri in un cantiere, un altro si trovava su un muletto quando è stato colpito da un palo e un altro ancora stava pulendo il tetto dell'azienda quando ha perso l'equilibrio ed è caduto. Questa mattina ad un operaio di un'autofficina di Spini di Gardolo gli è caduto addosso un motore di un'auto ed è stato trasportato d'urgenza all'ospedale Santa Chiara.
Problemi di sicurezza nei posti di lavoro oppure disattenzione, fatto sta che gli infortuni sul lavoro negli ultimi tre giorni hanno portato all'ospedale quattro persone.
I dati che abbiamo del 2017, segnalati dai sindacati, segnano 8.874 denunce di infortuni sul lavoro, cento in più rispetto al 2016. Per alcuni l'incremento è legato alla ripresa economica ma per averne la conferma servirà analizzare un periodo più lungo.
L'unica cosa certa, al momento, per quanto riguarda il 2018, sono gli open data di gennaio forniti dall'Inail. In totale ci sono stati in Trentino, in un solo mese, 603 denunce di infortuni, leggermente superiori alle 623 denunce fatte nel 2017. La maggior parte degli infortuni sono avvenuti nel settore dell'industria e dei servizi.

“I motivi che portano ad un infortunio riguardano spesso operazioni che vengono gestite in maniera scorretta, i macchinari che magari non sono apposto oppure le protezioni che non vengono attivate per lavorare in maniera più veloce. Situazioni quindi complesse che fanno riferimento ad una molteplicità di aspetti” ci spiega Graziano Maranelli, direttore dell'Ente di Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro Uopsal.
“In generale le imprese in Trentino – ha affermato Maranelli - hanno fatto dei passi in avanti perché a forza di normative e anche sanzioni sono stati avviati dei sistemi di sicurezza. E' chiaro però che l'ottimale è ancora lontano”.
In questi anni si è molto lavorato dal punto di vista della formazione ma non sembra essere ancora abbastanza. “Si ha molta formazione formale attestata ma poi questa solo in minima parte corrisponde alla reale acquisizione di abilità e competenze da parte dei lavoratori” spiega ancora il direttore di Uopsal.
In merito agli infortuni sul lavoro avvenuti negli ultimi giorni ad intervenire è stata anche Confindustria sottolineando che mai come oggi, per l’industria trentina, il tema della sicurezza sul lavoro e della sicurezza dei lavoratori è questione prioritaria e irrinunciabile. “Le imprese del territorio – viene spiegato in una nota - hanno da tempo assunto un approccio che va ben oltre il mero adempimento normativo, lavorando per introdurre e per diffondere, insieme agli accorgimenti necessari, anche una cultura della sicurezza che coinvolga in un processo partecipativo tutti gli attori, dunque datori e lavoratori, ad assumere comportamenti responsabili sul lavoro”.
Ad incalzare sul tema della sicurezza sul lavoro sono invece i sindacati Cgil Cisl Uil del Trentino. Quanto accaduto in questi giorni, hanno spiegato i sindacati, “è l'ennesima dimostrazione che sul tema della sicurezza non si può abbassare la guardia. Serve maggiore attenzione da parte delle aziende che devono investire in sicurezza e maggiore prevenzione dei rischi. Serve anche maggiore cultura tra i lavoratori, che devono comprendere fino in fondo l'importanza delle norme e dell'uso corretto dei dispositivi di sicurezza”.
Attenzione alla sicurezza vuol dire anche investimenti nel potenziamento degli enti che devono vigilare. Non è un caso che Cgil Cisl Uil del Trentino hanno posto il potenziamento dell'organico dei servizi ispettivi dell'Uopsal tra le richieste presentate alla giunta provinciale nell'ambito dell'assestamento di bilancio.
E in merito alle risorse le tre confederazioni sollecitano nuovamente l'Assessorato provinciale alla Salute per sapere se effettivamente il 5 per cento del bilancio della sanità trentina è investito in sicurezza sul lavoro così come prevede la norma; e allo stesso tempo se vengono reinvestiti in prevenzione i proventi delle sanzioni erogate dagli organi ispettivi.