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Muore un senzatetto a Rovereto, il suo corpo trovato in un parcheggio
Robert Zurek aveva 42 anni, polacco, in Italia da tempo. Nessuno è mai riuscito veramente a ricostruire il suo passato e lui, Robert, non è mai riuscito a ricostruire il suo futuro. La scoperta del corpo senza vita mercoledì scorso

ROVERETO. La voglia di vivere l'aveva persa da un pezzo, Robert Zurek trascinava i suoi giorni nella solitudine, sul margine della strada. E' morto da solo, al freddo. Il suo corpo l'hanno trovato nel parcheggio dell'Eurospin di Santa Maria, il supermercato dove con i pochi soldi che racimolava si comperava il vino.
Aveva 42 anni, polacco, in Italia da tempo. Arrivato qui chissà per che motivo, in Polonia aveva forse una famiglia, forse una figlia, forse un matrimonio fallito. Nessuno lo sa: nessuno è mai riuscito veramente a ricostruire il suo passato e lui, Robert, non è mai riuscito a ricostruire il suo futuro.
Gli operatori hanno un ricordo affettuoso di lui. "Una persona a modo, timorosa, non era per nulla aggressivo. Abbiamo tentato di tutto - spiega uno degli assistenti sociali che per primo, anni fa, ebbe a che fare con lui - mi ricordo che nei primi incontri usavamo Google Translate per capirci".
"Ma non voleva essere aiutato, era distrutto dentro, non ce la faceva a fare il salto. Oltre all'aiuto dei servizi, Robert aveva trovato l'aiuto dei volontari, delle parrocchie ma tornava poi sempre alla sua vita di strada, non voleva nemmeno utilizzare i dormitori, nemmeno in inverno".
Era solito aggirarsi nella zona di Santa Maria. "Lì c'è l'ospedale e Robert al pronto soccorso era una presenza fissa. Arrivava in situazioni limite, ormai era conosciuto. Gli infermieri si prendevano cura di lui quando stava meglio tornava in strada".
Il suo corpo senza vita è stato trovato mercoledì da un'abitante del quartiere, una donna che spesso lo avvicinava per portargli un po' di cibo. Aveva con sé qualche coperta, qualche spicciolo raccolto il giorno prima facendo carità.
"Era un timido anche quando faceva l'elemosina. Allungava timidamente la mano, la ritraeva subito se qualcuno si lamentava del disturbo". Robert Zurek era un senzatetto, morto di freddo, ai margini di una città.