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Tra sciopero e 'problemi tecnici' sospesi sette treni sulla ferrovia 'Trento-Malé'
Il disagio ha spinto il consigliere Giacomo Bezzi a presentare un'interrogazione alla Giunta: "Nessuno si è preoccupato di informare l'utenza"

TRENTO. Giornata terribile per gli utenti del trasporto pubblico delle valli Non e Sole. Due treni sono stati soppressi a causa di uno sciopero e altri cinque per colpa del ghiaccio che si è formato sui fili della tensione della linea Trento-Malè.
Un disservizio che ha fatto arrabbiare non solo i viaggiatori ma anche il consigliere provinciale Giacomo Bezzi che ha depositato immediatamente un'interrogazione alla Giunta provinciale. "I tram del mattino in partenza da Mezzana alle 6.11, frequentato in maniera quasi esclusiva da studenti e pendolari, non ha nemmeno partito da Mezzana".
E' partito dalla stazione di Malè, "ipoteticamente per problemi tecnici", rende noto il consigliere. "Sottolineo ipoteticamente - specifica però - perché nessuna comunicazione ufficiale è stata data agli utenti del servizio, che quotidianamente si muovono con i mezzi pubblici ed hanno aspettato invano il passaggio alle fermate fra Mezzana e Malè".
"Considerato che si tratta di una fase oraria in cui tutti devono rispettare un orario di arrivo (lavoro o scuola), si sono dovuti muovere in maniera alternativa e frettolosa con i propri mezzi, per raggiungere la stazione di Malè o Cles, perché trattandosi di un treno diretto, non effettua fermate intermedie".
Un disagio molto gravoso che ha sommato ritardi su ritardi. "Chi ha poi raggiunto la stazione del Polo scolastico di Cles con la propria macchina, ha atteso l’arrivo del tram che accusava un notevole ritardo, anche in questo caso nessuna comunicazione è stata data, a chi attendeva in stazione".
"Nonostante il ritardo - aggiunge Bezzi - chi è salito per raggiungere Trento si è trovato nuovamente fermo prima della stazione di Cles e anche in questo caso nessuno si è premurato di informare gli utenti sulla motivazione e sulla presunta durata di tale anomalia, tant’è che chi doveva arrivare al lavoro a Trento entro le 8, è dovuto scendere dal tram e salire nuovamente in macchina per raggiungere la sede lavorativa".
Alla Giunta provinciale chiede spiegazioni sull'accaduto, sulle responsabilità e sul motivo per cui nessuno abbia comunicato i disagi in modo tempestivo agli utenti del servizio del trasporto pubblico.