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Trovata morta a soli 22 anni, i carabinieri hanno consegnato la relazione al magistrato
La giovane è stata trovata senza vita dall'amico nell'abitazione di Massone, dove aveva trascorso la notte. Alina Amelina morta per un arresto cardiocircolatorio, nei prossimi giorni di questa settimana l'autopsia

RIVA DEL GARDA. La procura ha aperto un fascicolo, per il momento senza indagati, per la tragica morte di Alina Amelina, 22enne residente a Riva del Garda, trovata senza vita venerdì scorso nel letto dell'abitazione di un amico a Massone.
I carabinieri di Riva del Garda hanno effettuato rilievi e verifiche, quindi il capitano Marcello Capodiferro ha consegnato la relazione dell'Arma al Pm De Angelis, il quale martedì deciderà come procedere, se aprire formalmente le indagini, ma soprattutto se disporre l'autopsia sulla giovane, che secondo le prime informazioni sarebbe morta per arresto cardiocircolatorio.
L'allarme era scattato alle 9.30, quando l'uomo, 37 anni originario di Arco, aveva cercato di svegliare Amelina, ma la ragazza non aveva dato segni vitali.
L'uomo ha immediatamente allertato i soccorsi, ma ormai non c'era già più nulla da fare. All'interno dell'abitazione non sono stati trovati, almeno dai primi rilievi, tracce particolari, nemmeno sostanze stupefacenti.
Si dovrà quindi attendere i primi giorni della prossima settimana per avere un quadro più chiaro di questa tragedia.
Alina Amelina, di origine ucraina, abitava a Varone con i genitori e la nonna, che si erano trasferiti nell'Alto Garda ormai da diversi anni.