Un bagno chimico davanti all'ingresso, dopo la denuncia della titolare è stato rimosso
Ormai da due anni un cantiere compariva in Viale San Francesco d'Assisi. La titolare del bar: "Questo è un periodo di calo, ma per via del bagno chimico ancora meno gente aveva il piacere di sedersi ai tavolini del plateatico, ovviamente regolarmente dichiarato e pagato all'amministrazione comunale, per bere o mangiare"

TRENTO. Il bagno chimico all'esterno dell'Italiana caffè in vicolo San Francesco d'Assisi è stato rimosso. Dopo la denuncia della giovane titolare ("Il caldo amplifica la puzza, mi arreca danni di immagine e inoltre copre l'esercizio e riduce la visibilità del locale"), la toilette è sparita.

Una situazione che si protraeva da almeno due estati. Prima un'enorme copertura e la gru, quindi un'altra barriera questa estate. Nulla di male, beninteso, il bagno chimico, posizionato sul suolo pubblico appena oltre il "confine" dell'esercizio, era al servizio di una ditta privata incaricata di ristrutturare alcuni appartamenti in zona (Qui articolo).

Ma una toilette provvisoria che impediva al bar di poter lavorare: un caffè, un pranzo di lavoro oppure un aperitivo con puzza compresa. "L'anno scorso ho sopportato - spiegava Silvia Vianini, titolare del locale - ma non si può andare avanti così. All'inizio mi è stato detto che avrebbero fatto dei controlli, ma in realtà è un continuo rimpallo tra uffici. Non sono riuscita a arrivare a capo a nulla e intanto il bagno è sempre lì".
E proposte per sistemare tutti erano state fatte. "Avevo acconsentito - spiega la titolare - agli operai di utilizzare il bagno del locale, senza obbligo di consumazione, ma nessun risultato. Il bagno poi non viene chiuso e quindi chiunque, soprattutto nelle ore serali e notturne, può introdursi. Un biglietto da visita non particolarmente invitante per la clientela. Inoltre l'anno scorso è stato tolto intorno al 20 dicembre in pieno periodo Mercatino".
A questo si erano aggiunti il moltiplicarsi di episodi di parcheggio selvaggio, soste prolungate e fuori dagli spazi consentiti, anche a causa della privazione di un posto carico/scarico e gli stalli per i motorini. Tutto a aumentare disordine e confusione in zona.
Ora la soluzione è stata trovata e il bagno chimico rimosso. "Sono ovviamente contenta. Questo - conclude Vianini - è un periodo di calo fisiologico di consumazioni, ma per via del cantiere ancora meno gente aveva il piacere di sedersi ai tavolini del plateatico, ovviamente regolarmente dichiarato e pagato all'amministrazione comunale, per bere o mangiare. Speriamo che questa azione possa migliorare la situazione".