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Corridoi umanitari, il Trentino accoglierà 6 persone che provengono dai campi profughi in Libano
La conferma dopo l'ok della delibera proposta dal presidente Fugatti. In Trentino ci sono già 26 persone già accolti grazie al progetto dei "Corridoi umanitari"

TRENTO. Ci saranno anche bambini dai 2 ai 16 anni nel nucleo familiare di sei persone che dal Libano, grazie al progetto di accoglienza dei “corridoi umanitari”, saranno ospitati a Trento. Le sei persone sono state seguite dai volontari di Operazioni Colomba e negli ultimi quattro o cinque anni sono rimasti in un centro profughi del Libano in condizioni molto difficili. Il lavoro instancabile portato avanti dal Ministero degli interni e degli esteri assieme alla Cei-Conferenza episcopale italiana, e alla Comunità di Sant'Egidio, ha permesso la creazione di questo nuovo corridoio.
Questo progetto di accoglienza è stato approvato all'unanimità a livello locale dal Consiglio provinciale lo scorso luglio e l'ok all'accoglienza è stato messo nero su bianco su una delibera approvata in giunta provinciale e proposta da Maurizio Fugatti. Non è la prima volta che in Trentino accoglie grazie al progetto dei “Corridoi umanitari”. Le sei persone che arriveranno dal Libano, infatti, si aggiungeranno alle altre 26 già accolte sul nostro territorio. Verrà scelto in prossimità dell'arrivo quale sarà l'associazione e la cooperativa a cui verrà affidata l'accoglienza.
CORRIDOI UMANITARI
Il Progetto per l'apertura di corridoi umanitari con il Libano, Paese in cui sono presenti numerosi campi profughi che ospitano soprattutto rifugiati provenienti della vicina Siria, prevede lo sviluppo di una politica integrata di accoglienza per quelle persone e quelle famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case in seguito alla guerra. A livello nazionale i referenti sono lo Stato italiano, la Cei e la Comunità di Sant'Egidio, le cui attività sono regolate da un apposito Protocollo d'intesa. Le persone coinvolte nel Progetto iniziando un percorso che le porterà ad assumere lo status di rifugiato, equiparato a quello dei cittadini italiani. Il periodo di accoglienza ha una durata di 16-24 mesi (per questo nuovo nucleo familiare, andrà dal novembre 2019 ad aprile 2021). In seguito i rifugiati proseguono autonomamente il loro percorso di integrazione nel Paese di accoglienza.
COSTI
Il costo a carico della Provincia è di circa 30 euro al giorno per ciascuna persona accolta.
Nel 2019 la spesa totale sostenuta dalla Provincia per il Progetto di accoglienza è stata di 271.000 euro. Nel 2020 sarà di circa 204.000 euro (per circa 6800 giornate di ospitalità). Nel 2021 le giornate di ospitalità caleranno a poco meno di 3.000 (per effetto della conclusione del Progetto per alcuni beneficiari, che continueranno autonomamente il loro percorso di integrazione); di conseguenza la spesa totale sarà di poco meno di 100.000 euro.