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Guerra in Ucraina, una quarantina di profughi fragili e disabili in arrivo in Trentino con il convoglio umanitario della Croce rossa italiana
La Croce rossa italiana ha portato a termine la seconda missione di evacuazione a Leopoli. Sono 82 le persone fragili in viaggio verso l'Italia e che saranno distribuiti tra Trentino e Piemonte

TRENTO. Una quarantina di profughi ucraini sono in arrivo in Valsugana. E' in viaggio il convoglio umanitario della Croce rossa partito da Leopoli e che ha evacuato 82 persone fragili affette da varie patologie (anche psichiatriche) e disabilità in fuga dal Donbas.
Una volta arrivati in Italia, gli ucraini saranno distribuiti in Trentino e Piemonte attraverso un'operazione di accoglienza che nasce dalla sinergia tra la Cri e la Protezione civile. Alla missione umanitaria ha preso parte in prima persona anche Alessandro Brunialti, presidente del Comitato provinciale di Trento della Croce rossa italiana.
Si tratta di persone particolarmente fragili e per le quali era necessaria un'assistenza che nel loro Paese martoriato da oltre 40 giorni di guerra non sarebbe stata possibile. L'arrivo del convoglio è previsto per giovedì 7 aprile e la destinazione trentina è ricaduta su Levico in una struttura che è stata affidata dalla Provincia alla Croce rossa italiana.
"Ancora una grande operazione della Croce rossa italiana - dice Francesco Rocca, presidente nazionale della Cri - un impegno svolto con diligenza, professionalità e tanta umanità".
Un'azione che è stata la seconda missione di evacuazione di civili dall'Ucraina per l'associazione, impegnata senza sosta anche in un ponte umanitario di invio di aiuti e nell'avvio della costruzione di un hub logistico a Suceava (Romania).
Nella missione a Leopoli sono stati impiegati 16 mezzi, incluse ambulanze, pulmini, minibus, mezzi ad alto biocontenimento, macchine e furgoni per materiali vari e 51 operatori della Croce rossa italiana tra cui volontari, staff, medici, infermieri Oss, operatori Restoring Family Links.