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Officina abusiva scoperta a Merano (con tanto di cliente in attesa), il meccanico era sconosciuto al fisco
La guardia di finanza mentre stava facendo i controlli del caso ha operato una ricognizione dell’immobile commerciale, posto alla periferia della città termale, all’interno del quale sono stati rinvenuti macchinari, attrezzature e veicoli sottoposti a riparazione

MERANO. Svolgeva prestazioni di manutenzione e riparazione di motocicli e ciclomotori senza essere iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio (requisito fondamentale per la sicurezza dei motociclisti in quanto l’iscrizione garantisce all’utente che i lavori eseguiti siano effettuati “a regola d’arte” e da personale qualificato). Negli scorsi giorni i finanzieri hanno proceduto a sottoporre a sequestro amministrativo i macchinari necessari allo svolgimento dell’attività abusiva e a contestare, al responsabile dell’officina, di cittadinanza italiana, la violazione amministrativa contemplata dalla suddetta legge provinciale che prevede l'iscrizione, con sanzione amministrativa che va dai 2.500 euro a 15.000 euro.
I fatti si sono svolti negli scorsi giorni a Merano. Nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale, la compagnia della guardia di finanza di Merano ha recentemente individuato un’officina meccanica che svolgeva prestazioni di manutenzione e riparazione di motocicli e ciclomotori senza essere in possesso dei requisiti.
I finanzieri meranesi hanno accertato l’effettivo svolgimento dell’attività abusiva attraverso la ricognizione dell’immobile commerciale, posto alla periferia della città termale, all’interno del quale sono stati rinvenuti macchinari, attrezzature e veicoli sottoposti a riparazione, nonché un cliente in attesa di ritirare il proprio motoveicolo appena riparato.
La compagnia di Merano ha esteso il controllo alla posizione fiscale del meccanico “abusivo”, completamente sconosciuto al fisco, per ricostruire il giro d’affari sfuggito a tassazione e sono in corso accertamenti per valutare l’impatto ambientale derivante dall’attività svolta e dallo stoccaggio dei relativi residui di lavorazione.