Trentino Solidale, Casagranda: ''Se qualcuno ci accusa di essere razzisti non ci conosce. Noi aiutiamo tutti''
Il neo presidente risponde alle accuse di Carlo Rigotti e spiega: "Ogni giorno centinaia di volontari aiutano tantissime famiglie senza fare alcuna distinzione. Oggi copriamo tutto il territorio provinciale"

TRENTO. “Accogliamo tutti come abbiamo sempre fatto e nel massimo rispetto. Sorprendono le critiche rivolte ad una attività portata avanti da moltissimi anni e che sta aiutando tantissime famiglie”. Giorgio Casagranda è il neo presidente di Trentino Solidale e risponde colpo su colpo alle critiche che gli sono arrivate dal suo predecessore, Carlo Rigotti, che ha deciso di dimettersi dopo un anno dall'elezione per il clima di “razzismo e di discriminazione” all'interno dell'associazione. (QUI L'ARTICOLO)
Trentino Solidale conta quasi 600 soci e con i propri progetti di aiuto riesce ormai a coprire l'intero territorio provinciale. “Io sono all'interno di questa associazione dal 21 maggio del 2010 – ci spiega Casagranda – e mi ricordo che abbiamo iniziato in quattro a raccogliere il cibo chiedendo in prestito il furgone dei padri Venturini e usando il loro sottoscale come magazzino. E' un attività che è cresciuta grazie al cuore di tanti volontari e chi oggi la critica in un certo modo significa che non la conosce per nulla”.
Il lavoro viene portato avanti quotidianamente dai volontari. In molte zone il cibo viene raccolto e distribuito direttamente alle famiglie. Vengono fatti circa 300 chilometri annui e si riescono a coprire zone da Vipiteno fino ad Affi.
“L'impegno che viene messo ogni giorno - spiega Casagranda– la dice lunga sui principi dell'associazione. Abbiamo anche avuto 83 persone che sono riuscite ad usufruire della pena alternativa e sono venute a darci una mano. Il rispetto non è mai mancato”.
L'obiettivo rimane uno solo: non sprecare il cibo e aiutare tutti senza fare alcuna differenza.
Le accuse di razzismo all'interno di Trentino Solidale, Casagranda le rimanda al mittente . “ Siamo una delle poche associazioni – spiega – che al suo interno ha persone che arrivano da tutto il mondo. Noi diamo accoglienza e aiuto a chi ne ha bisogno e non facciamo certo differenze”.