Coronavirus, arrestato spera nei domiciliari e finge di avere una forte tosse per non finire in carcere
Il fatto è avvenuto in Alto Adige. Ad essere portato in carcere un 42enne su cui pendeva un ordine di carcerazione emesso a febbraio per i reati di falso e truffa commessi nel 2015

BOLZANO. Prova ad evitare il carcere fingendo una forte tosse con l'auspicio di finire agli arresti domiciliari. Un tentativo, però, andato a vuoto.
La vicenda ha riguardato un uomo già gravato da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Bolzano che è incappato nei controlli a tutto campo sull’applicazione dei divieti volti a prevenire la diffusione del coronavirus.
L’arrestato, un quarantanovenne marocchino già noto per i suoi precedenti e già sottoposto a misura di prevenzione personale nel 2008, è incappato in un controllo stradale e dalle verifiche sull’identità i militari dell’Arma di Parcines hanno scoperto che vi era a suo carico un ordine di carcerazione emesso a febbraio per i reati di falso e truffa commessi nel 2015.
Ai tempi i carabinieri di Parcines lo avevano denunciato, insieme a un soggetto del luogo, per aver raggirato un connazionale affittandogli un appartamento attraverso una falsa autocertificazione, riuscendo così a sottrargli la somma di trecentocinquanta euro.
La giustizia ha fatto il proprio corso ed era arrivata una condanna a otto mesi di reclusione e 150 euro di multa. L’uomo, quando ha capito di essere arrivato al capolinea, ha dichiarato di avere una forte tosse, forse pensando d’intimorire i militari e di finire così ai domiciliari. I carabinieri lo hanno quindi portato all’ospedale di Silandro dove i medici, visitato accuratamente, hanno certificato che poteva accedere al carcere. Ed è così che l’arrestato è stato infine associato alla casa circondariale di Bolzano per l’esecuzione della pena.