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Coronavirus, preoccupa la diffusione nelle Rsa altoatesine. Alla Don Bosco quasi 60 casi. Focolai in tutta la provincia
La situazione nelle strutture per anziani dell'Alto Adige è difficile. In oltre 30 Rsa, infatti, si trovano focolai con almeno 12 persone coinvolte. Alta l'attenzione sulla Don Bosco di Bolzano, dove i positivi raggiungono quasi i 60 casi

BOLZANO. In un contesto complessivamente preoccupante, dove il contagio non dà segni decisi di voler rallentare, la diffusione del Coronavirus nelle strutture per anziani altoatesine raggiunge picchi importanti. Su tutte è la Don Bosco di Bolzano a palesare una maggiore difficoltà, con numeri decisamente impressionanti. Su quasi 160 pazienti ospitati a inizio ottobre, infatti, sarebbero 57 quelli attualmente positivi al Covid-19.
Secondo i dati a disposizione dell'Azienda altoatesina per i servizi sociali, sono 32 le Rsa della provincia a registrare focolai con almeno 12 persone coinvolte. Nel capoluogo, l'unica ad avere contagiati è appunto la residenza Don Bosco. Un'eccezione come detto piuttosto significativa. Nel resto della provincia, invece, la situazione più preoccupante si registra in Val Venosta.
Come accennato, i numeri del contagio in Alto Adige continuano a correre. Nella giornata di lunedì, il bilancio delle ultime 24 ore contava 155 casi (di cui 40 emersi dai tamponi antigenici) su un numero di tamponi decisamente basso (719 molecolari e 600 rapidi), per un tasso contagi/tamponi che si attesta rispettivamente al 16% e al 6,7%. E' la situazione negli ospedali, tuttavia, a rappresentare l'elemento di maggior preoccupazione.
Attualmente nelle strutture ospedaliere sono ospitati 254 ricoveri Covid, 151 nelle strutture private convenzionate e 33 terapie intensive. Il bilancio provvisorio da inizio pandemia segna 25.476 casi positivi e 583 morti, con un'impennata da settembre.
L'Alto Adige, dal canto suo, ha ripreso progressivamente a riaprirsi dopo settimane di stringenti chiusure. Dopo le prima riaperture decise dalla Provincia per lunedì 30 novembre (scuole medie in presenza, negozi, estetisti e parrucchieri) e per venerdì 4 dicembre (bar e ristoranti, fine del divieto di spostamento fra Comuni), nella giornata di lunedì il presidente Arno Kompatscher ha firmato un'ulteriore ordinanza che con effetto immediato riapre i mercati.