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I visori notturni del soccorso alpino salvano due alpinisti bloccati nel cuore della notte nel Gruppo del Carega
Bloccati poco dopo aver raggiunto la cima di Punta di Mezzodì, due giovani alpinisti sono rimasti bloccati nel buio durante le fasi di discesa. A trarli in salvo il Soccorso Alpino grazie anche all’uso di visori notturni

TRENTO. Si è concluso verso mezzanotte un intervento in aiuto a due giovani alpinisti veronesi di venticinque e ventiquattro anni, rimasti bloccati in parete sotto la punta di Mezzodì (gruppo del Carega).
I due avevano concluso la via “Spigolo Fox”, poi rimanendo, probabilmente a causa del buio e della stanchezza, incrodati poco sotto la cima, nelle primissime fasi di discesa. Non riuscendo a proseguire in autonomia, hanno deciso di allertare il 112 poco dopo le 22.30.
Il coordinatore dell'Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino ha chiesto l'intervento dell'elicottero, mentre una squadra della Stazione Vallagarina e una squadra di Recoaro del Soccorso Alpino Veneto raggiungevano velocemente il rifugio Campogrosso, punto di riferimento per le operazioni di soccorso sul gruppo del Carega.
Data l’elevata complessità dell’operazione, da effettuarsi nel buio più totale, l'elicottero ha scaricato l'equipe medica in piazzola al rifugio Campogrosso, per recuperare a bordo un secondo Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino Trentino, e poi volare in direzione delle coordinate Gps inviate dai due alpinisti in difficoltà.
A questo punto è stata l’esperienza degli uomini del Soccorso Alpino e la tecnologia dei visori notturni in dotazione all'equipaggio dell'elicottero, a permettere di individuare i due scalatori, riparatisi in attesa del salvataggio su una forcella poco sotto la cima.
I due alpinisti, recuperati dal velivolo uno per volta tramite il verricello, sono stati portati in salvo alla piazzola del rifugio Campogrosso. Per loro non è stato fortunatamente necessario alcun ricovero in ospedale.