Not, danno erariale ridotto da 236 mila a 35 mila euro. L'ex giunta Dellai: ''Proseguiamo nel giudizio, abbiamo agito nell'esclusivo interesse pubblico''
Il conto presentato all'ex Giunta Dellai è sceso da 236 mila euro a 35 mila euro. Vi è infatti la convinzione che in questa fase potranno compiutamente emergere tutti quei profili, non accolti dalla Procura della Corte dei Conti, che escludono qualsiasi ipotesi di colpa in capo alla Giunta

TRENTO. “Come amministratori riteniamo, infatti, di aver agito al meglio delle nostre possibilità, nell’esclusivo interesse pubblico e con senso di responsabilità, per dare concreta realizzazione a un progetto, quello del nuovo ospedale del Trentino, che da molti anni era allo studio, ma che prima di noi non era mai stato concretizzato”. Sono queste alcune delle parole dell'ex Giunta guidata da Lorenzo Dellai in merito alla decisione da parte della Corte dei Conti che aveva invitato a dedurre 12 persone per il Not con l'ipotesi iniziale di danno erariale di oltre 236 mila euro per una gara poi annullata e per le spese giudiziarie.
Una contestazione che ora la Procura contabile, a seguito di verifiche e valutazioni ha ridotto a 35.874 euro. Un importo quindi decisamente inferiore alla prima cifra.
Da parte dell'ex Giunta, però, sembra esserci l'intenzione di difendersi fino in fondo. “Prendiamo atto – è stato spiegato in una nota - del lavoro fatto dalla Procura Contabile in esito alle deduzioni presentate, che ha condotto ad una significativa riduzione del supposto danno. Pur essendoci offerta la possibilità di definire il giudizio con il pagamento di un importo molto più modesto rispetto a quello iniziale, riteniamo di dover proseguire nel giudizio”.
Vi è infatti la convinzione che in questa fase potranno compiutamente emergere tutti quei profili, non accolti dalla Procura della Corte dei Conti, che escludono qualsiasi ipotesi di colpa in capo alla Giunta.
La nota è stata firmata da Lia Beltrami, Marta Dalmaso, Lorenzo Dellai, Mauro Gilmozzi, Tiziano Mellarini, Alessandro Olivi, Alberto Pacher, Franco Panizza, Ugo Rossi.
La richiesta di pagamento riguarda il pasticcio amministrativo che è stato fatto per il Nuovo ospedale che è stato appaltato, aggiudicato e poi cancellato.
I problemi per il nuovo ospedale trentino sono iniziati con la nomina della commissione per la valutazione delle offerte dove all'interno vi erano De Col, Flor e Ferrario. L'esito della valutazioni ha portato una serie di ricorsi sia davanti al Tar che al Consiglio di Stato. Secondo alcuni, infatti, Flor e Ferrario non dovevano essere all'interno della commissione a causa di un conflitto di interessi.
A finire nell'occhio de ciclone è quindi la delibera di nomina della commissione definita illegittima. Da qui l'invito a dedurre della Procura nei confronti di chi approvò (l'ex Giunta) la delibera senza parere di regolarità tecnica. L'addebito riguarda soprattutto le spese giudiziarie sostenute dalla Pat successivamente.