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Tira un pugno ad un carabiniere intervenuto per sedare una rissa e cerca di fuggire. Arrestato un 19enne
Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato 8 agosto e domenica 9 a Ossana, in Val di Sole. Una discussione degenerata è stata sedata da due militari presenti sul posto in abiti civili. Identificatisi ai giovani protagonisti della zuffa, uno dei due carabinieri è stato raggiunto da un pugno di uno di questi, che successivamente ha cercato la fuga. 5 le persone identificate, tra cui dei minorenni. Rischiano fino a 5 anni di reclusione per rissa aggravata

OSSANA. Dovrà rispondere del reato di resistenza a pubblico ufficiale il giovane noneso arrestato nella notte fra sabato 8 e domenica 9 agosto fuori da un locale di Ossana, in val di Sole. Rifiutatosi di farsi identificare dopo che dei carabinieri erano intervenuti per sedare una rissa, il 19enne ha infatti colpito alla testa uno dei militari, procurandogli un ematoma.
Il fatto è avvenuto, come detto, alle soglie di un locale situato ad Ossana. Attorno alla mezzanotte, due comitive di giovani della zona sono venute alle mani per ragioni ancora da definire, riconducibili presumibilmente a futili questioni di campanilismo. A far scattare la rissa hanno concorso qualche bicchiere di troppo o le avances nei confronti di qualche ragazza, e così, in men che non si dica, si è passati dalle male parole agli spintoni e ai pugni.
I due gruppi di giovani, tra cui erano presenti diversi minorenni, sono stati a quel punto fermati da due carabinieri della stazione di Vermiglio, liberi dal servizio e in abiti civili, dapprima intervenuti e identificatisi per placare gli animi e poi autori di una chiamata alla centrale operativa di Cles. La qualifica dei due militari, tuttavia, non ha convinto il giovane esagitato a tranquillizzarsi. Per sottrarsi all'identificazione, infatti, il 19enne ha ben pensato di scagliarsi contro uno dei carabinieri.
Colpito alla testa con un pugno uno dei carabinieri, il soggetto si è poi dato inutilmente alla fuga, venendo fermato dal commilitone. Con l'arrivo dell'aliquota radiomobile della compagnia di Cles e di un equipaggio di Malè è stato quindi possibile riportare la calma nel locale, procedere all'identificazione di 5 delle 10 persone coinvolte (gli altri si sono allontanati) e cominciare con le attività di indagine, per fare chiarezza sull'accaduto.
Tra gli identificati, come accennato, v'erano anche dei minorenni, di cui qualcuno non esente da piccoli precedenti. Al pari dell'accusato, tratto in arresto, questi dovranno rispondere dell'accusa di rissa aggravata, rischiando fino a 5 anni di reclusione.