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Violenze fisiche e psicologiche al punto da “renderle avvilente e dolorosa la vita quotidiana”. Esasperata dai continui maltrattamenti denuncia il compagno e lo fa arrestare
Il 56enne da tempo tormentava la compagna arrivando in più di un’occasione a minacciare di morte la donna, mentre in altre circostanze l’aggrediva con percosse e spintoni. Quando i carabinieri si sono presentati a casa dell’uomo, lui ha dato in escandescenza

GARDA. È un brutto caso di maltrattamenti in famiglia quello rilevato dai carabinieri di Bardolino che nelle serata del 16 ottobre scorso sono intervenuti per mettere le manette a un 56enne residente a Garda. Il provvedimento è stato emesso a seguito della denuncia sporta dalla convivente dell’uomo esasperata dalla continue violenze, sia fisiche che psicologiche. Dopo l’ennesimo episodio la donna si è decisa a denunciare con i carabinieri che hanno attivato immediatamente il protocollo per il cosiddetto “Codice Rosso”.
Stando a quanto riferito dalla vittima, gli episodi violenti si manifestavano soprattutto quando il 56enne assumeva sostanze stupefacenti o abusava di alcol. Una condotta che in molti casi sfociava in minacce morte e insulti di vario genere, ma anche percosse e spintoni al punto da “renderle avvilente e dolorosa la quotidiana vita”, come precisato nell’Ordinanza di custodia cautelare.
Ad ogni modo i militari hanno attivato la procedura prevista in queste circostanze, provvedendo prima a collocare la donna in una struttura protetta e poi eseguendo tutti gli accertamenti del caso, utili per raccogliere eventuali prove che confermassero la versione della vittima.
“Il quadro indiziario a carico dell’arrestato ricostruito – si legge nel comunicato dei carabinieri – considerato il carattere violento emerso e la gravità delle azioni commesse in danno della vittima, è stato pienamente condiviso dall’Autorità giudiziaria che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 56enne”.
Il carattere dell’uomo, definito dai militari arrogante e violento, si è manifestato anche nel momento in cui quest’ultimi si sono presentati per arrestarlo. Il 56enne infatti, prima si è rifiutato di seguire i militari, dopodiché ha dato in escandescenza iniziando a spaccare mobili e tutto ciò che gli capitava fra le mani. L’uomo è comunque stato bloccato e reso inoffensivo , dopodiché è stato associato al carcere di casa circondariale di Verona Montorio.