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Addio a ''Matiu'', trovato senza vita in un edificio abbandonato: ''Dolore immenso, non si può morire di freddo''
Senzatetto da diverso tempo aveva trovato riparo in un edificio abbandonato ma il freddo di queste notti non l'ha risparmiato. E' morto per ipotermia, i rilievi effettuati dai Carabinieri di Rovereto

ROVERETO. “Matiu” veniva chiamato così, da chi lo conosceva, l'uomo di 57 anni che all'inizio di questa settimana è stato trovato senza vita in uno stabile abbandonato, l'ex macello che si trova verso Mori Stazione.
Ieri pomeriggio sono arrivate le analisi e la conferma che il decesso è stato causato da ipotermia. Senzatetto da ormai diverso tempo, solo, aveva cercato di trovare un luogo dove ripararsi dal freddo durante queste notti. Un freddo che però, purtroppo, non l'ha risparmiato.
Lo conoscevano in molti, girava per strada e in alcune occasioni aveva anche trovato appoggio alla Casa dell'accoglienza “Il Portico”. “L'ho visto l'ultima volta mentre stava portando del caffè caldo ad un amico che come lui dormiva all'addiaccio. Non è accettabile che si possa morire di freddo in questo modo” ci dice una volontaria della Caritas.
Non era riuscito ad entrare nel circuito dei servizi sociali. Come lui sono tantissimi quelli che si trovano a dormire all'aperto e che, purtroppo, da un lato non vengono intercettati dalle associazioni e dalle istituzioni e dall'altro in alcuni casi si vergognano nel chiedere aiuto.
Come “Matiu” sono davvero tante le persone che ancora oggi sul nostro territorio dormono al freddo. Persone spesso sole che non hanno nulla, che magari con la pandemia hanno perso quel poco che avevano e che sono costrette a stare in strada. Le strutture per l'accoglienza ci sono ma i posti a disposizione non riescono a rispondere a tutte le richieste di aiuto.