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Avevano adescato una 13enne online e nei loro pc è stato ritrovato materiale pedopornografico: condannata una coppia
I due, un 50enne e una 44enne, sono stati condannati in via definitiva per atti sessuali con minorenne, detenzione di materiale pedopornografico, pornografia minorile e corruzione di minorenne: dovranno scontare rispettivamente 2 anni e 8 mesi e 3 anni e 4 mesi di reclusione

VAL CAMONICA (BRESCIA). Tutto è nato dalla testimonianza della mamma di una ragazzina di 13 anni: fingendosi un suo coetaneo uno sconosciuto aveva provato ad adescarla ma, dagli accertamenti delle forze dell'ordine, è emerso che dietro quel profilo falso si nascondeva un 50enne che, insieme alla compagna di 44 anni, deteneva in casa materiale pedopornografico. La vicenda si è svolta in Val Camonica e le indagini risalgono agli anni 2012-2017: negli scorsi giorni i carabinieri hanno arrestato i due, entrambi cittadini italiani, dopo la condanna in via definitiva.
I reati contestati sono quelli di atti sessuali con minorenne, detenzione di materiale pedopornografico, pornografia minorile e corruzione di minorenne. Il 50enne all'epoca dei fatti aveva cercato di adescare la 13enne fingendosi suo coetaneo e promettendogli vari regali. Dopo l'intervento delle forze dell'ordine però è emersa la verità e a quel punto, dopo aver individuato l'uomo, i carabinieri hanno perquisito la sua abitazione e sequestrato ogni dispositivo elettronico.
Dall'esame dei computer e dei telefoni dell'indagato era emerso vario materiale, poi dimostratosi utile a ricostruire la responsabilità dei due condannati, che all'epoca aveva una relazione sentimentale. Gli elementi probatori hanno retto fino all'ultimo grado di giudizio, pronunciato dalla Corte di cassazione. L'uomo è stato quindi condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione (con l'applicazione della misura di sicurezza del divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori) mentre la donna a 3 anni e 4 mesi di reclusione.