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Coronavirus, la (quasi) resa degli impiantisti: ''Stagione definitivamente compromessa. Ora si tratta sui ristori e il governo deve cambiare metodo di calcolo''

Dopo aver perso il cuore della stagione, Natale e Capodanno, anche un altro periodo di alta stagione sembra sfumare, quello di Carnevale. Ma un'apertura così in là potrebbe rappresentare quasi una resa per molte società impianti che ora devono fare i conti con la sostenibilità dell'aprire i caroselli, anche in prospettiva di una mobilità oltremodo bloccata tra territori

Di Luca Andreazza - 16 January 2021 - 17:22

TRENTO. "Le stazioni sciistiche sarebbero pronte per aprire, ma ora resta da capire la convenienza nell'avviare gli impianti". Così Valeria Ghezzi, presidente di Anef-associazione nazionale esercenti funiviari e delle funivie e seggiovie San Martino di Castrozza, che aggiunge: "La stagione è ormai irrimediabilmente compromessa e l'unica strada reale è quella di puntare sui ristori".

 

Sono state ore tese per le aree montane. Dopo un primo semaforo verde, anche l'Alto Adige è dovuto ripiegare sul proposito di aprire le stazioni. Nel frattempo è arrivata la decisione del governo: gli impianti restano chiusi almeno fino al 15 febbraio, ma non ci sono grandissime certezze che dopo questa data ci sia comunque un via libera. La stagione dello sci non è mai cominciatatante le categorie che soffrono legate alla filiera del turismo.

 

Dopo aver perso il cuore della stagione, Natale e Capodanno, anche un altro periodo di alta stagione sembra sfumare, quello di Carnevale. Ma un'apertura così in là potrebbe rappresentare quasi una resa per molte società impianti che ora devono fare i conti con la sostenibilità dell'aprire i caroselli, anche in prospettiva di una mobilità oltremodo bloccata tra territori, senza considerare quella internazionale mai presa in considerazione. 

 

"Il governo avrebbe potuto già differire l'avvio fino al 5 marzo - dice Ghezzi - speriamo che non sia così ma ormai la direzione sembra quella. A ridosso della scadenza di questo Dpcm è nostra intenzione portare avanti una ricognizione e vedere l'orientamento del governo da una parte per quanto riguarda le nuove misure e dall'altra parte con le diverse società impianti per capire la volontà di aprire se ci fosse l'opportunità. Però è chiaro che la stagione è definitivamente compromessa: non si tratterebbe più di salvare il salvabile, quanto lanciare un messaggio della voglia di lavorare".

 

Ora tutto si sposta sulla richiesta di ristori adeguati. "Gli stagionali sono allo stremo - evidenzia la numero uno degli impiantisti - alcuni non hanno soldi per pagare l'affitto o fare la spesa. La situazione è difficilissima e tragica per diverse aree del Trentino". Se la primavera è saltata e fino a giugno il comparto turistico ha sofferto, luglio e soprattutto agosto si sono salvati nell'ultima estate, l'inverno paga invece una partenza per così dire rovesciata dove il meglio arriva subito. 

 

"Il 90% del fatturato del nostro settore viene costruito in inverno per quanto importante possa essere l'estate e per quanto ci teniamo a sviluppare anche quel prodotto. Le nostre società  - spiega Ghezzi - sono strutturate per portare avanti determinati lavori a demanio sciabile chiuso: siamo abituati a veicolare cifre importanti senza ricavi perché rappresentano un investimento sulla stagione quando arrivano gli incassi. Ora però è da marzo che non lavoriamo e quindi ci sono solo i costi, praticamente già tutti sostenuti. E' necessario un cambio di approccio del governo".

 

Il rischio è quello di ripercussioni almeno sulla prossima stagione. "Difficile pianificare e investire in assenza di ricavi. Ci aspettano - prosegue la presidente di Anef - un'estate e un autunno molto diversi rispetto al passato. Questa la ragione che ci porta a un'analisi particolare da presentare a Roma. Un metodo diverso di calcolo".

 

Non un semplice confronto sui fatturati della stagione. "Non basta un'analisi mese su mese: serve una verifica sull'annualità, altrimenti non riusciamo a risolvere molto dei nodi critici di questa stagione praticamente cancellata", conclude Ghezzi.

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