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Coronavirus, oltre 1800 test sugli autotrasportatori al Brennero in 24 ore. Trento attiva un hotspot all'interporto per effettuare tamponi e alleggerire la pressione
Giornata impegnativa quella di ieri per l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, che ha dovuto effettuare tamponi su tutti i camionisti in uscita verso l'Austria. Alla chiamata ha risposto subito il team di Michael Engl, che ha allestito velocemente una corsia per test. Mercoledì 17 febbraio si attiva anche l'hotspot presso l'interporto di Trento per alleggerire la pressione al confine

BOLZANO. Successo del sistema sanitario altoatesino nel corso della notte, che è riuscito a risolvere velocemente il problema degli autotrasportatori in fila al Brennero (Qui articolo). La notte di domenica agli autisti dei mezzi pesanti era infatti giunta la notizia che al confine con l’Austria sarebbe stato necessario esibire un test antigenico con esito negativo eseguito nelle 48 ore precedenti.
Gli autotrasportatori sono rimasti spiazzati davanti a un problema di difficile soluzione che li ha portati a incolonnarsi al confine durante la giornata di ieri. Fortunatamente l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige si è subito messa in azione, organizzando una corsia di test antigenici per i camionisti in attesa. Vi si è dedicato il team del direttore medico dell’ospedale di Vipiteno Michael Engl, restando sul posto fino a tarda notte. I risultati sono stati eccezionali: 1.800 tamponi fatti con appena 3 casi positivi.

Non sono tardate ad arrivare le lodi dell’amministrazione. L’assessore Widmann: “Veramente eccezionale, è stato un capolavoro allestire una corsia di test in così poco tempo. Complimenti a tutti i coinvolti”. Anche l’assessore provinciale alla Protezione civile Schuler ha lodato i medici, indicandoli come esempio della solidarietà e dell’aiuto reciproco che caratterizzano la popolazione altoatesina.
Patrick Franzoni, direttore del progetto “Test rapidi Alto Adige”, dichiara: “E’ stato un vero e proprio sforzo organizzativo, nell’ambito del quale vorrei soffermarmi in particolare a ringraziare il direttore medico dell’ospedale di Vipiteno Michael Engl per la reattività e la rapidità d’intervento. Ma anche la Croce Bianca, le forze dell’ordine, l’esercito e la protezione civile per essere intervenuti prontamente e aver tentato tutti insieme di eseguire al più presto tutti i test necessari”.
Per semplificare ulteriormente la situazione è entrato in azione anche il Trentino, che ha organizzato presso l'interporto del capoluogo un hotspot per effettuare tamponi ai camionisti diretti al Brennero. L'iniziativa è partita da una richiesta della Sezione Trasporti e Logistica di Confindustria Trento. L'assessora Segnana ha attivato subito l'Apss che provvederà alla registrazione dei test e prenderà in carico eventuali positivi.
I tamponi verranno effettuati dalla società di Consulenze e Servizi Sea. Saranno a titolo privato e quindi a pagamento. L'hotspot sarà attivo da domani, mercoledì 17 febbraio.