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Era stata distrutta da Vaia, al via i lavori per ricostruire la chiesetta di Valmaggiore (FOTO). Gli alpini: ''Uniamo le forze e ce la faremo''
I lavori sono partiti e ad essere impegnati sono gli alpini di Predazzo che unendo le proprie forze e mettendo in campo le proprie professionalità ricostruiranno la chiesetta alpina di Valmaggiore distrutta da Vaia nel 2018

PREDAZZO. “Non abbiamo nessun dubbio, noi questa chiesetta la ricostruiremo”. Questo l'impegno che il 10 novembre del 2018 gli alpini di Predazzo si erano presi davanti alla terribile violenza di Vaia che in un attimo aveva spazzato via completamente la chiesetta alpina di Valmaggiore. (QUI L'ARTICOLO)
Ora, a distanza di circa tre anni, gli alpini di Predazzo non si sono dimenticati di quelle parole e proprio in questi giorni hanno iniziato a muovere i primi passi per riuscire a ricostruire una delle chiesette più belle del nostro territorio.

La chiesetta di Valmaggiore era stata costruita dagli alpini nel 1987 quale omaggio ai tanti giovani caduti in montagna ed era tra i punti di riferimento della comunità.
Un progetto che porta la firma del compianto Luigi Dezulian e la costruzione è stata coordinata da Carmelo Andreatta circa un chilometro dopo l'ex cimitero di guerra tra i boschi di Predazzo, recuperato sempre dalle penne nere e il locale gruppo Ctg.
L'ondata di maltempo di quei giorni del 2018 ha colpito in maniera brutale tutto il territorio. La chiesetta realizzata di sassi, cemento e legno non è riuscita a resiste alla violenza di Vaia.

Quando gli alpini, nella fase di ricognizione del territorio si erano messi a controllare la situazione si erano trovati solo un cumulo di macerie. Ed è proprio da quel momento che è nata la volontà di unire un po' alla volta le forze e cercare di capire come mettere insieme il necessario per ricostruirla.

“Vaia aveva raso al suolo completamente anche il campanile fatto di sassi e cemento” ci racconta Roberto Gabrielli alla guida del gruppo degli Alpini di Predazzo. A lui è stato affidato il compito di coordinare i lavori che, secondo i pronostici, dovrebbero partire tra poche settimane.
“Il terreno sul quale era costruita questa chiesetta – ci spiega – era della Magnifica Comunità di Fiemme. Ora sarà svincolato e questo ci permetterà, a nostre spese, di avviare i lavori per ricostruire tutti assieme questa bella chiesetta”. Si parte ovviamente da zero ma l'obiettivo è quello di recuperare il materiale del vecchio edificio ed utilizzarlo per quello nuovo.
(Qui il maresciallo Carmelo Andreatta capogruppo nel 1987 e promotore della costruzione assieme a Roberto Gabrielli alla guida oggi del gruppo degli Alpini di Predazzo)

Un impegno non di poco conto ma che, fortunatamente, vede l'immancabile entusiasmo e la forza degli alpini. “Siamo anche fortunati – ci spiega Gabrielli – perché tra i nostri soci ce ne sono tre o quattro che hanno delle aziende edili e ci sono anche degli artigiani. Grazie a loro, all'impegno di tutti gli alpini, questa chiesetta passo dopo passo ritornerà a vivere”.
Da circa due settimane sono partiti i lavori che, per il momento, hanno permesso di liberare l'area dagli alberi schiantati a terra e di rimuovere una parte delle macerie. “Ci sono le ultime questioni burocratiche da sistemare – ci spiega il capogruppo degli Alpini – ma poi si parte. L'obiettivo è quello di fare la platea, il campanile e tutto questo meteo permettendo. La Chiesetta alpina di Valmaggiore tornerà come prima”.