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Pane con gli insetti e prodotti freschi e surgelati lasciati sul marciapiede a temperature elevate, la Finanza di Trento sequestra 3 tonnellate di alimenti
Coinvolte attività della Piana Rotaliana e della Valsugana. Sequestrati surgelati, formaggi e pasta freschi, latte, carne, pane, frutta e verdura, yogurt, per un totale complessivo di oltre tre tonnellate di prodotto, del valore commerciale di circa trentamila euro, e per i quali la norma impone ambienti refrigerati

TRENTO. Prodotti alimentari freschi consegnati di notte e abbandonati all'esterno delle attività commerciali a temperatura ambiente e senza il rispetto delle minime norme igieniche ma anche pane talmente vecchio da avere insetti e formiche.
La Guardia di Finanza di Trento, a seguito di una mirata attività finalizzata al contrasto delle frodi nel settore agroalimentare, ha sequestrato, per violazioni alle norme igienico-sanitarie, tre tonnellate di prodotti destinati al consumo alimentare, nei confronti di dieci esercizi commerciali trentini. Interventi sono avvenuti nella zona della Piana Rotaliana e in Valsugana.
I controlli sono avvenuti dalla compagnia di Trento dopo aver accertato, nei giorni precedenti, come nelle prime ore del giorno gli addetti al trasporto degli alimenti, in accordo con i titolari delle attività, avessero consolidato la pericolosa pratica di depositare gli alimenti - in assenza di minime precauzioni igieniche - nelle adiacenze degli esercizi commerciali, quando questi risultano ancora chiusi, per poter essere successivamente recuperati dagli addetti e posti in vendita.

I rilevamenti effettuati nell’immediato, grazie alla collaborazione dei funzionari dell'Azienda sanitaria di Trento, hanno confermato sia l’interruzione della catena del freddo (per prodotti la cui conservazione è obbligatorio che avvenga a temperatura controllata) sia problematiche relative alla sicurezza e all’igiene intrinseca dei prodotti.
I finanzieri hanno rinvenuto sul terreno, generalmente posizionati sui marciapiedi attigui alle rivendite: surgelati, formaggi e pasta freschi, latte, carne, pane, frutta e verdura, yogurt, per un totale complessivo di oltre tre tonnellate di prodotto, del valore commerciale di circa trentamila euro, e per i quali la norma impone ambienti refrigerati.

La temperatura, che per gli alimenti deve essere almeno inferiore ai quattro gradi, era decisamente superiore (ben 22 gradi). La merce è stata sequestrata in via cautelativa ed immediatamente avviata alla distruzione in quanto gli ispettori sanitari, ovviamente, l’hanno dichiarata non adatta al consumo umano.
I responsabili dei punti vendita, nonché i trasportatori, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Trento, per il reato previsto e punito dall’art. 5 lett. b della L. 283/62 – Cattivo Stato di Conservazione degli alimenti, e rischiano la pena dell’arresto fino ad un anno o l’ammenda da 309 a 30.987 euro.