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Positivi due minori tra i profughi afghani a Riva del Garda, la Pat: “Membri di un gruppo familiare di 25 individui, nuovi test fra 5 giorni”
Da Piazza Dante arrivano alcuni aggiornamenti sulla situazione a Riva del Garda: la Pat assicura che la situazione è “sotto controllo” e che la Protezione civile trentina, tramite la Croce rossa, sta dando supporto all'esercito per la gestione dell'ospitalità degli afghani

RIVA DEL GARDA. Tutte le misure di quarantena, dopo la positività di due ospiti minorenni tra i profughi afghani arrivati a Riva del Garda, sono “già state messe in campo” e la situazione al momento è “sotto controllo”: ad assicurarlo la Pat con una nota sulla situazione alla base logistico-addestrativa di proprietà dell'esercito a Riva.
E' di questa mattina infatti (30 agosto) la notizia di due positività al Coronavirus (Qui Articolo) emerse dallo screening dei 110 profughi arrivati in Trentino il 25 agosto scorso. I positivi sono due minori appartenenti allo stesso nucleo famigliare (composto, dice Piazza Dante, da ben 25 componenti) e che ora si trovano in quarantena insieme ai parenti.
“I ragazzi – ha infatti ribadito la Pat – già si trovano in quarantena come il resto del gruppo dei 110 cittadini afghani sui quali sono stati effettuati i tamponi molecolari che sono risultati negativi. La Protezione civile trentina, tramite la Croce rossa, sta dando supporto all'esercito per la gestione della loro ospitalità a Riva del Garda, in attesa che il Ministero dell'interno svolga tutte le procedure connesse all'accoglienza e disponga in merito alle future destinazioni”.
Come disposto dall'Azienda sanitaria, conclude la Pat, verranno effettuati su tutto il gruppo di cittadini afghani nuovi test di screening a cinque giorni dal primo e quindi, in seguito, un tampone di fine isolamento/quarantena.