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Assassinio di Alexandra Elena Mocanu, ''per il figlio si attivi il fondo vittime di femminicidio''. L'appello dell'associazione Giustitalia
L'associazione ha spiegato in una nota che presenterà richiesta al giudice tutelare. Alexandra Elena Mocanu, 35 anni, è stata uccisa sabato sera nel suo appartamento a Bolzano. Nelle scorse ore il compagno si è consegnato alle forze dell'ordine

BOLZANO. A garanzia e tutela del figlio minore di Alexandra Elena Mocanu, la 35enne uccisa sabato sera nel suo appartamento a Bolzano (Qui l'articolo) , la richiesta per “l'autorizzazione ad accedere al Fondo Vittime di Femminicidio per un indennizzo totale di 75 mila euro a carico dello Stato”. A muoversi in tal senso è l'associazione Giustitalia.
In una nota, l'organizzazione che si propone di tutelare “i soggetti che siano vittime di azioni criminali riconducibili a recenti fenomeni sociali e mediatici quali la violenza alle donne ed in particolare il fenomeno del c.d. "femminicidio", la sicurezza stradale e la salute pubblica” spiega che presenterà la richiesta al Giudice Tutelare, a garanzia e tutela del figlio minore (attualmente con la nonna in Romania) di Alexandra Mocanu.
Alcuni parenti delle vittime di femminicidio, “per ora circa una cinquantina in tutta Italia” spiega l'associazione che li assiste, hanno deciso di chiedere allo Stato un indennizzo.
Tra le richieste recenti anche quelle dei figli della signora Maria Teresa Dell'Unto uccisa dall'infermiere di Roma e dell'A.d.S. di Mauro, il figlio disabile di Clara Ceccarelli la donna assassinata brutalmente a Genova tutti assistiti dall'Associazione Giustitalia nella richiesta di attivare il Fondo vittime di femminicidio.
“La normativa - spiega l'associazione - riguardante la questione purtroppo non trova ancora grande applicazione pratica perché non molto conosciuta nemmeno tra gli addetti ai lavori”.
Il provvedimento che si invoca attua la Legge 122/2016 e successive modifiche che ha riconosciuto il diritto al risarcimento da parte dello Stato alla vittima di un reato doloso commesso con violenza alla persona: legge che prevede che la fissazione dell’ammontare dell’indennizzo avvenga attraverso un decreto ministeriale.
Per il delitto di omicidio è stabilito l’importo fisso di 50 mila euro; nel caso dei femminicidi, l’importo fisso erogato, come detto, sale a 75 mila euro ma esclusivamente a favore dei figli della vittima: non per gli altri familiari.