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Chiuso un cantiere ad Arco, segnalata una ditta con lavoratore irregolare: sanzione da 2.500 euro
L'attività è stata portata avanti nella giornata di ieri dai carabinieri insieme agli ispettori dell'Uopsal in un cantiere ad Arco, dove le autorità hanno riscontrato la presenza di un lavoratore irregolare: per il datore di lavoro è quindi scattata la sanzione di 2.500 euro e la sospensione dei lavori del cantiere in attesa della regolarizzazione

ARCO. Controlli delle autorità all'interno dei cantieri, carabinieri e Uopsal in azione ad Arco: segnalata una ditta con un lavoratore irregolare. “I recenti infortuni – scrivono le autorità – avvenuti nel Basso Trentino (di cui l'ultimo fatale, Qui Articolo) hanno evidenziato la necessità di proseguire i controlli del settore edile con maggiore impegno quantitativo”.
In particolare l'attività delle forze dell'ordine si sono concentrate nella giornata di ieri (11 novembre) nel Comune di Arco, interessando un cantiere per verificare la corretta applicazione delle misure anti-infortunistiche ed accertare la regolarità del rapporto di lavoro del personale presente nel momento del controllo.
Fin da subito, dicono i militari, sono apparse evidenti violazioni relative agli obblighi spettanti al datore di lavoro nei confronti degli operai: sul cantiere sono stati infatti individuati 4 lavoratori tutti privi della tessera di riconoscimento aziendale, prevista obbligatoriamente.
I successivi accertamenti, svolti in attesa dell'arrivo del titolare dell'impresa edile e del responsabile dei lavori e della sicurezza, hanno poi permesso di evidenziare come uno dei quattro dipendenti fosse irregolare al momento del controllo in quanto lavoratore subordinato, per il quale il datore di lavoro non aveva provveduto ad effettuare la prevista comunicazione per l'assunzione al Centro per l'impiego.
Il datore di lavoro è stato quindi sanzionato amministrativamente con un verbale di 2.500 euro e la sospensione dei lavori del cantiere in attesa della regolarizzazione: come previsto dalla norma vigente infatti, ora dovrà regolarizzare il dipendente attraverso la produzione di tutta quella documentazione che avrebbe dovuto essere stata prodotta in sede di assunzione.