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''Colpita con un martello durante un gioco erotico'', le prime parole dell'uomo che ha ucciso e fatto a pezzi l'attrice di film hard Charlotte Angie
Fontana sempre nelle prime ore di ammissione dell'omicidio ha raccontato che per due mesi ha utilizzato il cellulare della vittima. "Ho pagato anche l'affitto di casa sua" avrebbe detto alla pm Lorena Ghibaudo durante l'interrogatorio

BRESCIA. Un "gioco erotico finito male", il colpo con il martello e poi “non ho più capito niente”. Sarebbero queste le prime parole dell'uomo, Davide Fontana, accusato di omicidio ma anche distruzione e occultamento del cadavere di Carol Maltesi, la 25enne conosciuta nel mondo dell'hard con il nome di Charlotte Angie, uccisa e fatta a pezzi. (QUI L'ARTICOLO)
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'omicidio si sarebbe consumato proprio all’interno dell’abitazione della 25enne. Nella confessione rilasciata, Fontana ha raccontato di aver picchiato Carol Maltesi durante un gioco erotico. Sempre in fase di interrogatorio il 43enne ha anche affermato di aver acquistato appositamente un freezer, poi sistemato in casa della vittima, per occultarne i resti (rimasti per due mesi nell'abitazione) che poi sono stati gettati nel dirupo a Paline di Borno presumibilmente la mattina di domenica 20 marzo.
Fontana sempre nelle prime ore di ammissione dell'omicidio ha anche raccontato che per due mesi ha utilizzato il cellulare della vittima. "Ho pagato anche l'affitto di casa sua" avrebbe detto alla pm Lorena Ghibaudo durante l'interrogatorio.
Questa la prima versione, il racconto fornito dall’uomo ha chiarito molti particolari, ma su di essi, il lavoro della Procura di Brescia e dei carabinieri continua alla ricerca di ulteriori riscontri. L'arma è stata identificata ma la stessa causa del decesso della giovane dovrà essere confermata dagli esami medico-legali.
Nelle prime ore di questa mattina i carabinieri sono arrivati nell'abitazione dove il 43enne ha confessato di aver ucciso la 25enne e hanno posto i sigilli agli appartamenti di entrambi e alla macchina di lui parcheggiata nel cortile mentre quella di lei, che Fontana ha usato per trasportarne il cadavere fatto a pezzi, è in una via limitrofa.
Nella mattinata di domani è stato fissato in carcere a Brescia, davanti al gip, l'interrogatorio di convalida del fermo del 43enne milanese che, secondo le informazioni delle forze dell'ordine ha reso un'ampia confessione nella notte.