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Dopo due anni di lavori (e passione) il viadotto dei Crozi è a posto: riaperte le due corsie sulla Ss47 della Valsugana
Code, disagi, e sulla vecchia strada dei Corzi anche qualche smottamento e ''cascata'' di troppo ma finalmente l'opera da 3,2 milioni di euro per mettere in sicurezza il viadotto lungo 514 metri, con 10 campate alte circa 50 metri sulla forra del Fersina è terminata

TRENTO. Riapre il viadotto dei Crozi sulla Ss47 dopo mesi di lavori per la messa in sicurezza dell'asse viario per l’importo complessivo di 3,2 milioni di euro. La riapertura completa è avvenuta questa notte, mentre l’impresa sta completando le ultime lavorazioni in merito alla segnaletica che verranno ultimate nel corso della giornata odierna.
“Una buona notizia – commenta il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – per gli automobilisti e tutti coloro che percorrono la statale della Valsugana, una delle principali viabilità di collegamento interno ed esterno per il Trentino. Il viadotto è un’infrastruttura strategica, oggetto dell’intervento di messa in sicurezza promosso dall’Amministrazione provinciale, che rientra nel programma di opere pubbliche per favorire una mobilità più efficiente e sicura su tutto il territorio trentino. Sul tema degli investimenti l’attenzione di questa Giunta è massima, in particolare in questo periodo nel quale occorre garantire un impegno maggiore per far fronte ai rincari”.
La notizia era attesa perché i lavori hanno causato grandi disagi al traffico e quindi alla popolazione con lo sdoppiamento di corsia, una che correva ancora sul viadotto e l'altra sulla vecchia carreggiata in situazioni non sempre agevoli come quando ha fatto grandi piogge e sulla strada vecchia sono cadute vere e proprie cascate d'acqua o si sono verificati degli smottamenti, fortunatamente senza conseguenze.
A poco più di due anni dalla consegna del cantiere all’impresa (settembre 2020) sono quindi terminati i lavori sul viadotto lungo 514 metri, con 10 campate alte circa 50 metri sulla forra del Fersina. Il progetto ha permesso di realizzare l’adeguamento statico e sismico del ponte, allineandosi con moderni requisiti di sicurezza in questo campo.
L’intervento ha previsto oltre all’adeguamento sismico con rinforzi strutturali e la disposizione di ritegni antisismici la manutenzione straordinaria dell’impalcato, con il consolidamento della soletta e il suo allargamento con interventi localizzati sulle travi e sui pulmini, il rifacimento dei cordoli e la sistemazione delle carreggiate, dell’impermeabilizzazione, della pavimentazione e la sostituzione dei guard rail.

A realizzare l’opera è stata l’ATI costituita da Costruzioni Carraro geom. Adriano & C. di Castel Ivano (TN) in associazione con Padana Interventi Srl di Padova con le quali il 14 settembre 2020 è stato stipulato il contratto per un importo di 2.609.376,17 euro al netto del ribasso offerto del 24,270%.
Le lavorazioni che si sono rese necessarie al fine di garantire la sicurezza della struttura hanno portato l’importo complessivo a 3.225.316,76 euro. L’intervento rientra all’interno del “Programma Operativo del FESR 2014-2020” tra gli investimenti destinati a far fronte agli adeguamenti strutturali per il rischio sismico sulla rete stradale provinciale.