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“Satana è sciolto dalle catene, il suo alito fetido aleggia sul nostro tempo”: Cia attacca il Gay pride con il manichino della Madonna a seno nudo
Il giorno dopo il gay pride di Cremona è montata la polemica per l'esibizione in corteo di un manichino raffigurante la Madonna a seno scoperto. Il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Claudio Cia: “Pride si conferma la kermesse della volgarità”

CREMONA. Senza scomodare Tiziano, ma fermandosi per comodità a Faber, guardando le immagini del manichino della Madonna a seno nudo spuntato negli scorsi giorni al Gay pride di Cremona, verrebbe quasi da pensare che qualcuno abbia deciso di portarsi a spasso per il paese (in un'unica provocazione per molti ben al di là del limite con la blasfemia) “l'amore sacro e l'amor profano”, pensando magari proprio alla celeberrima canzone di De André. L'esibizione in corteo del manichino però, ha scatenato una polemica arrivata fino al Trentino, dove il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Claudio Cia non ha usato mezzi termini per descrivere la faccenda: “Satana è sciolto dalle catene, il suo alito fetido aleggia sul nostro tempo”.
I fatti sono chiari: per la prima volta, negli scorsi giorni Cremona ha ospitato un Gay pride e nel corso della manifestazione, come testimoniato dagli scatti che hanno poi fatto il giro del web, è spuntato in corteo un manichino a seno nudo, che indossava un velo azzurro e aveva in testa un'aureola ad imitazione della Madonna. A quanto pare, tra i partecipanti al corteo ci sarebbe stato anche qualcuno travestito da papa Francesco. In ogni caso, la presenza del manichino è stata fin da subito giudicata blasfema, diventando quindi il bersaglio di molte critiche. “Offendere la fede – ha scritto per esempio su Instagram il leader della Lega Matteo Salvini – la cultura e la sensibilità di milioni d'italiani non c'entra niente con la richiesta di diritti, ma è solo un'esibizione di ignoranza e arroganza”.
Anche il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, è stato contestato per aver concesso il patrocinio all'evento: “Di questo non c'era bisogno, no – ha risposto il primo cittadino poche ore fa sui social –. Non solo perché è offensivo. Anche per il fatto che alla fine fa più notizia il gesto sbagliato, volgare e sciocco di dieci incivili che i colori e l'entusiasmo di migliaia di persone. Sfilare con una statua della Madonna blasfema è per me inqualificabile. Irrispettoso non solo verso chi crede e verso la storia della città ma, secondo me, anche verso chi ha partecipato al corteo manifestando le proprie idee con rispetto. A quei pochi dico che esprimere le proprie posizioni deve passare dal considerare e rispettare quelle degli altri, sempre”.
In Trentino, come anticipato, sulla vicenda è intervenuto anche Claudio Cia, scrivendo in un post su Facebook: “Cremona, Madonna a seno nudo al corteo gay pride. Pride che si conferma la kermesse della volgarità, del vittimismo che rivendica diritti che sono desideri, che impone una visione del mondo che disprezza e cancella tutto ciò che non si allinea. Infinita tristezza!”. Poi, in conclusione, l'affondo: “Satana è sciolto dalle catene, il suo alito fetido aleggia sul nostro tempo”.