Contenuto sponsorizzato

Dal cervo nel negozio di vestiti al monitoraggio dei camosci: il fucile lanciasiringhe e la cattura dei selvatici in un corso della Polizia provinciale di Belluno

Gli operatori della Polizia provinciale di Belluno hanno concluso un corso sull'utilizzo del fucile lanciasiringhe nell'ambito della cattura di animali selvatici: alle lezioni in aula ha partecipato anche la Polizia provinciale di Treviso, con sei guardie, più un operatore del Parco naturale Dolomiti d'Ampezzo

Di F.S. - 05 giugno 2023 - 13:38

BELLUNO. “L'ottica in cui agisce la Polizia provinciale con questi corsi, partecipati anche dalle guardie di Treviso, è quella di aumentare il grado di professionalità degli agenti”. Sono queste le parole del presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, mentre gli operatori della Polizia provinciale bellunese hanno da poco concluso un corso sull'utilizzo del fucile lanciasiringhe nell'ambito della cattura di animali selvatici. Corso al quale, come anticipato, hanno partecipato anche i colleghi di Treviso, con sei guardie, più un operatore del Parco naturale Dolomiti d'Ampezzo.

 

L'iniziativa si è svolta nell'ambito di una serie di corsi di formazione continua e si è concentrata proprio sull'utilizzo dello strumento in dotazione per la sedazione degli animali selvatici (perlopiù a scopo scientifico). In generale sono state messe in comune le diverse esperienze e la Provincia di Belluno ha potuto condividere un lavoro che ha alle spalle quasi quindici anni di storia e di competenze.

“La squadra catture – dicono le autorità provinciali – è stata formalmente istituita nel 2008, con l'obiettivo di recuperare gli animali selvatici nei centri abitati (caso recente il famoso cervo entrato in un negozio di Cortina, Qui Articolo), aiutare gli allevatori nel caso di animali domestici scappati (in particolare i bovini), ma soprattutto la cattura di animali a scopo scientifico, come verrà fatto per il monitoraggio dei camosci sul Monte Grappa nei prossimi mesi”.

 

Negli ultimi mesi, inoltre, sono stati proposti anche due corsi sul maneggio e l'utilizzo delle armi lunghe: la parte teorica è stata completata, mentre le prove pratiche sul campo verranno attivate nelle prossime settimane. “Nell'ultimo anno – conclude Padrin – in considerazione dei pensionamenti che verranno avanti, si è deciso con la dirigente Daniela De Carli di sfruttare la specializzazione di alcune guardie su attività specifiche, così da passare il testimone ai colleghi e alle nuove forze che arriveranno. Entro fine anno infatti sono attesi i bandi per il reclutamento di nuovo personale delle Polizia provinciali”.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
21 settembre - 19:35
“La convivenza con i grandi carnivori è davvero possibile e a nulla o poco servono gli abbattimenti. Esistono molti modi per [...]
Società
21 settembre - 19:07
 Miriam Zenorini e il marito Mirco Postinghel da cinque anni gestiscono la tenuta "Vintlerhof" a Millan di Bressanone, che accoglie donne [...]
Politica
21 settembre - 18:17
Savoi fa un post dove scrive ''Vicepresidente? Anche no! La ricreazione è finita'' mentre Cia ricorda che ''quando uno entra in conclave Papa [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato