Dal Pnrr 16 milioni di euro per le strutture sanitarie del Bellunese. Da Auronzo a Belluno, da Feltre a Pieve e Agordo ecco tutti gli interventi
Si va dalla ristrutturazione dell'ex convento di San Gervasio ed ex lavanderia per complessivi 2mila metri quadri di Belluno alla Nuova Casa di Comunità all’interno dell’ala Ovest del Corpo C del complesso Ospedaliero di Agordo. Tutti i dettagli per una serie di interventi che serviranno a garantire più sicurezza sul piano sismico, servizi e confort ai cittadini e a chi vi lavora all'interno

BELLUNO. Ammontano a 16 i milioni di euro del Pnrr destinati a interventi per migliorare e riqualificare strutture del sistema sanitario bellunese. In particolare queste somme saranno destinate a case della comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali. A livello di budget le case di comunità potranno contare su: 5,5 milioni di euro quella di Belluno, 2,5 milioni di euro quella di Agordo, 1,75 milioni di euro quella di Pieve, 4 milioni quella di Feltre.
Gli ospedali di comunità vedranno destinati 50mila euro per Agordo, 450 mila per Auronzo e 1,5 milioni per Feltre. Infine i Cot: 331 mila euro Belluno e 20 mila Feltre. Per quanto riguarda i cantieri al momento tutti quelli in essere anticipano le scadenze previste. Tra i fondi del Pnrr ci sono anche 2,6 milioni di euro destinati alle cosiddette ''grandi apparecchiature'' come le risonanze magnetiche, tac e strumenti per la radiologia (di Belluno e Pieve).
Nel dettaglio ecco il punto sulle Case di Comunità
BELLUNO. Tipo intervento: ristrutturazione di una parte dell'ex convento di San Gervasio ed ex lavanderia per complessivi circa 2.000 mq, con miglioramento simico del fabbricato. Cosa è previsto? La nuova Casa di Comunità a Belluno, sarà realizzata all’interno dell’esistente Presidio Ospedaliero, presso l’ “Ex Convento Cistercense dei Santi Gervasio e Protasio”, mediante la ristrutturazione di parte del complesso monastico esistente di proprietà dell’Azienda ULSS 1 Dolomiti e la costruzione di un nuovo moderno volume che sostituirà l’attuale edificio costruito negli anni ’70, dove troverà spazio, al piano terra, il nuovo centro prelievi.
L’intervento comporta inoltre il miglioramento sismico dell’edificio esistente, attraverso una serie di interventi coordinati sulle fondazioni, sulle elevazioni e sulla copertura, in modo da garantire il rispetto delle vigenti normative. Per la nuova edificazione si seguiranno le moderne tecniche per la realizzazione di edifici antisismici. Verranno completamente rifatti gli impianti meccanici, elettrici e speciali. Al piano terra saranno realizzati, oltre ad una zona dedicata all’ingresso e destinata anche al Punto Unico di Accesso e agli spogliatoi del personale, due aree funzionali principali, tra loro indipendenti, connesse a partire dall’atrio d’ingresso, il Centro prelievi e l'area dell' ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) e dell'UCA (Unità di Continuità Assistenziale). Al piano terra saranno disponibili, inoltre, aree di attesa per i visitatori, servizi igienici per il personale e gli utenti, locali tecnici (quadri elettrici, dati).
Al primo piano troveranno posto tre zone funzionali distinte: una dedicata ai servizi cronici, una ai servizi territoriali per l’area materno-infantile e una per le assistenti sociali e altri servizi territoriali.
FELTRE. L'intervento prevede lo sviluppo della Nuova Casa di Comunità a servizio del distretto di Feltre all’interno dell’edificio denominato “Ex casa di cura Bellati” ubicato in Via Marconi. Il progetto prevede: il rinforzo strutturale del piano terra e del piano primo; l’adeguamento dell’impianto antincendio del piano primo; lavori di ristrutturazione edile e impiantistica al piano primo. Il progetto, redatto dalla società di Ingegneria Areatecnica, prevede il rinforzo strutturale e la ristrutturazione del piano terra e del primo piano e l’adeguamento antincendio. Il vero centro del progetto sarà la riorganizzazione degli spazi interni, in particolare al primo piano. La Nuova Casa di Comunità di Feltre, piano primo della Ex Casa di cura Bellati, si sviluppa per Aree funzionali: Area criticità; Punto Unico di Accesso a tutti i servizi territoriali; Area direzionale; Area sanitaria consultoriale e di salute pubblica. L’area criticità ospita 9 ambulatori (specialistici, infermieristici, per infermieri di famiglia), una centrale di telemedicina. Il PUA (Punto Unico di Accesso) ospita l’ufficio anagrafe, lo sportello amministrativo per telemedicina e l’ufficio ausili e presidi, insieme ad un locale attesa; l’area direzionale accoglie 12 uffici. L’area consultoriale e di salute pubblica ospita n.4 ambulatori.
AGORDO. L'intervento prevede lo sviluppo della Nuova Casa di Comunità all’interno dell’ala Ovest del Corpo C del complesso Ospedaliero di Agordo. Il progetto è volto alla riqualificazione del primo piano ove sorgerà la CdC nonché il miglioramento sismico dell’ala che prevede interventi puntuali a tutti i piani. Il progetto, prevede la riqualificazione del primo piano dell’ala ovest del corpo C del complesso Ospedaliero di Agordo, attualmente in disuso, oltre al miglioramento sismico del corpo che prevede lavorazioni puntuali a tutti i piani. Il progetto, prevede un intervento di ristrutturazione su una superficie totale di circa 507 mq. Il layout prevede la realizzazione di 5 ambulatori specialistici in cui saranno erogati servizi diagnostici per il monitoraggio della cronicità, 1 punto unico di accesso e 1 punto unico di accesso integrato (PUA), 1 locale dedicato all’assistenza domiciliare integrata (ADI), locali per attività dedicate al sociale, n. 1 locale polivalente, spazi dedicati alle attività di segreteria e archivio, n. 1 locale per il coordinatore, n. 1 ufficio per attività di segreteria e n. 1 ufficio direzionale, oltre ai locali di servizio a supporto alle attività prevalenti.
L’accesso alla Casa della Comunità avviene dal vano scale e ascensore adiacente, posto a est. Vi è inoltre una scala di emergenza che funge da via di fuga posta sul fronte nord. Il progetto rispetta l'assetto esistente che prevede la distribuzione tramite un corridoio centrale. Le funzioni di supporto sono state allocate in testa al reparto e nello snodo centrale, mentre le attività ambulatoriali sono disposte in posizione baricentrica e lungo il fronte sud. Vi sono due grandi sale d'attesa in posizione contrapposta, in modo tale da poter differenziare la tipologia di utenza. L’accesso al piano si apre su una visuale aperta sull’ampio corridoio di ingresso che termina sulla prima sala d’attesa, facilitando l’orientamento dell’utenza. Di fronte alla sala di attesa si trovano i punti di accesso, dai quali si può essere indirizzati nell’ambulatorio di riferimento. Dal punto di vista impiantistico, si prevede il completo rifacimento degli impianti esistenti. Oltre alla ristrutturazione interna al piano, sono previsti degli interventi puntuali alle strutture, con l’obiettivo di migliorare sismicamente l’edificio.
PIEVE. L'intervento consiste in opere di ristrutturazione edilizia ai fini della realizzazione della Casa di Comunità di Pieve di Cadore tramite la riattivazione dell'ex poliambulatorio sito in Loc. Tai, in Via degli Alpini n. 35, mediante la riorganizzazione funzionale con miglioramento sismico della struttura. Il progetto prevede la ristrutturazione dei locali dell’ ex Policonsultorio a Tai di Cadore, con la realizzazione di un nuovo layout dei locali e di nuove opere di finiture interne. Si prevede una riorganizzazione distributiva degli spazi e delle funzioni. Al piano terra è programmata la collocazione degli ambulatori di continuità assistenziale e il servizio ADI. Al primo piano sono
collocati i servizi diagnostici, l’ambulatorio cure primarie, l’UVDM, il locale per l’infermiere di famiglia, le aree di attesa e di servizio.
Al piano secondo sono collocati i locali per il consultorio, per l’assistente sociale, per le vaccinazioni, per il medico di igiene pubblica, per il coordinatore e le aree di attesa e di servizio. Al terzo piano trovano spazio gli spogliatoi del personale e il locale per l’area direzionale. Nel progetto è stata prestata particolare attenzione non solo alla funzionalità degli spazi, ma anche all’umanizzazione degli ambienti, nella scelta di colori e finiture, per renderli accoglienti e ospitali, al fine di poter offrire un’atmosfera rassicurante e confortevole così come un’atmosfera abitativa e lavorativa di qualità.
Per gli Ospedali di Comunità l'investimento maggiore è sue quello di FELTRE con 1,5 milioni di euro. L'intervento prevede la ristrutturazione di porzione del secondo piano del padiglione Guarnieri, sito all’interno del polo ospedaliero di Feltre (BL), in Via Bagnols Sur Cèze n. 3, da adibire ad Ospedale di Comunità. Tali opere riguarderanno in particolar modo una revisione degli spazi interni con modifiche alla planimetria di piano, rifacimento degli impianti tecnologici ed igienico-sanitari e adeguamento dell’impianto antincendio.
Il progetto prevede la ristrutturazione di una porzione del secondo piano del padiglione Guarnieri dell’Ospedale di Feltre. Si tratta di un’area di circa 700 mq che sarà organizzata a partire da un unico corridoio centrale che distribuisce longitudinalmente i vari locali. Potrà accogliere 15 posti letto organizzati in 7 stanze di degenza doppie e una singola, tutte provviste di bagno accessibile. Saranno garantiti, inoltre, spazi da garantire le attività sanitarie di gestione e riabilitazione dei pazienti, oltre a un’area di accoglienza posta all’ingresso e un’area a sevizio della residenzialità dove sarà disponibile un locale soggiorno con a disposizione un locale per la gestione dei pasti. Nel progetto è stata prestata particolare attenzione non solo alla funzionalità degli spazi, ma anche all’umanizzazione degli ambienti nella scelta di colori e materiali. L’obiettivo del progetto è, infatti, creare un luogo confortevole, gradevole e accogliente, dove sia le persone assistite, spesso anziane, che il personale che vi lavora si sentano a proprio agio e siano facilitati nell’uso dei locali.
Importante anche l'investimento sull'Ospedale di Comunità di Auronzo. L'intervento prevede l’adeguamento di una porzione del Centro Sanitario Polifunzionale di Auronzo di Cadore (BL), in via Ospitale n. 16, ubicata al piano primo dello stesso e attualmente adibita ad Ospedale di Comunità. Tali opere di adeguamento normativo riguarderanno in particolar modo gli impianti tecnologici ed igienico-sanitari nonché il ricavo di un nuovo posto letto di degenza da aggiungersi ai venti preesistenti.