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"L'isola ecologia di Loppio? Una discarica a cielo aperto", il sindaco Barozzi: "Molti approfittano per disfarsi degli ingombranti: manca l'educazione"

Le segnalazioni sui social di alcuni cittadini parlano chiaro: l'isola ecologica di Loppio è abitata da rifiuti di ogni genere, ingombranti inclusi. A confermare la situazione è anche il sindaco Stefano Barozzi che dichiara: "È una situazione che va avanti da tempo. La Comunità di valle, attraverso la ditta incaricata, celermente (e puntualmente) provvede a ripulire tutto, anche se dopo un paio di giorni si riparte da capo"

Di S.D.P. - 31 maggio 2023 - 18:59

MORI. Da alcune settimane a questa parte non mancano sui social segnalazioni da parte dei cittadini che 'raccontano', con tanto di fotografie, la situazione dell'isola ecologica di Loppio, che sorge lungo la ciclabile che conduce a Nago, spesso percorsa anche dai turisti. "Le condizioni sono inaccettabili, c'è spazzatura ovunque", scrive qualcuno su Facebook, facendo notare che "non è un bel biglietto da visita per chi viene da fuori".

 

A confermare la situazione è anche il sindaco di Mori, Stefano Barozzi, che intervistato da Il Dolomiti ammette: "È una situazione che purtroppo va avanti ormai da tempo. Come Comune, continuiamo a fare segnalazioni alla Comunità di valle che, attraverso la ditta incaricata, celermente provvede a ripulire tutto, anche se dopo un paio di giorni si riparte da capo". Secondo il primo cittadino, infatti, sarebbero davvero in molti, "probabilmente persone che provengono da paesi limitrofi", ad abbandonare i propri rifiuti nei contenitori di Loppio: "Non soltanto bottiglie di plastica o carta ma anche ingombranti".

 

"Sappiamo tutti che i Crm sono pieni e che attualmente c'è un problema legato agli ingombranti - premette -. Molti pensano quindi che la 'soluzione' sia abbandonarli in punti un po' nascosti come l'isola ecologica in questione, dove peraltro non vi sono telecamere: un paio di settimane fa, abbiamo dovuto portare via la portiera di un'auto".

 

"Sicuramente discuteremo con le forze dell'ordine per vedere di trovare una soluzione più concreta alla questione. Sarebbe bello non dover andare a 'toccare' il portafogli per far capire alla gente cosa non fare - lascia intendere -. Dal mio punto di vista, è tutta questione di educazione", conclude Barozzi. 

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