Nelle mense e nella grande distribuzione, in Trentino le eccedenze di mangiare diventano aiuto per le famiglie in difficoltà: l'impegno del Banco Alimentare
Fondamentale nell'aiuto delle attività è il progetto ‘Siticibo’, iniziato qualche anno fa in collaborazione con la Provincia, grazie al quale tutt’oggi si riescono a raccogliere e redistribuire quantità di cibo notevoli a chi ne ha bisogno

TRENTO. Ad oggi sono circa 40 le mense scolastiche più quelle aziendali e quelle universitarie che contribuiscono alla raccolta delle eccedenze di cibo organizzata dal Banco Alimentare di Trento. Un'attività importante sul territorio che viene supportata anche dall’app “Bring the food” che facilita il contatto tra chi dona il cibo eccedente e chi lo raccoglie tutti i giorni.
“Una iniziativa dal grande significato sia dal punto di vista della solidarietà che da quello del rispetto per un bene così prezioso come il cibo, che non deve essere mai sprecato” ha affermato l'assessora Stefania Segnana che nelle scorse ore ha partecipato all’attività di raccolta recandosi al Banco Alimentare.
Fondamentale nell'aiuto delle attività è il progetto ‘Siticibo’, iniziato qualche anno fa in collaborazione con la Provincia, grazie al quale tutt’oggi si riescono a raccogliere e redistribuire quantità di cibo notevoli a chi ne ha bisogno. “Oggi ho voluto ringraziare chi si dedica all’iniziativa soprattutto i tanti volontari che svolgono un lavoro essenziale per il bene dell’intera comunità. Il Banco Alimentare – ha proseguito Segnana - è una realtà importante che quotidianamente raccoglie il cibo fresco e già cucinato in eccedenza per aiutare persone e famiglie in difficoltà.”
Il progetto prevede infatti il recupero di prodotti alimentari da parte della grande distribuzione organizzata, della grande ristorazione e delle aziende agroalimentari provvedendo alla loro distribuzione immediata alle associazioni che si occupano di solidarietà, su tutto il territorio provinciale.
“Ogni pomeriggio, grazie all’applicazione, possiamo sapere l’entità delle donazioni disponibili di cibo che al mattino successivo andremo a ritirare per poi distribuirle alle associazioni e alle strutture che dispongono di una mensa per poterle conservare e riscaldare” ha concluso Roberto Scarpari coordinatore del servizio impegnato nella raccolta del cibo assieme ai suoi colleghi.