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Neve spalmata in centro a Trento tra camion e caldo, Marco Albino Ferrari (Cai): ''Peccato per l'immagine della Marcialonga e per quei politici che non sanno leggere il loro tempo''
La pista da sci finta realizzata in centro a Trento lascia esterrefatti soprattutto perché ci si trova in una città amministrata dal centrosinistra che sempre si professa vicino all'ambiente. Il messaggio di una tale iniziativa, invece, è fortissimo e sta provocando reazioni anche su scala nazionale. Per il responsabile delle attività culturali del Cai, lo scrittore Ferrari, ''mancano solo le majorette sugli sci a tecnica classica e un pupazzo di neve con la carota al posto del naso. Dire anacronistico sembra poco''

TRENTO. ''Peccato per la Marcialonga, una delle gran fondo di sci nordico più famose al mondo. Peccato per la Marcialonga e soprattutto per la sua immagine. Gli organizzatori, e i politici locali, hanno scelto di celebrare il 50esimo della manifestazione nel modo più anacronistico e insensato che si possa immaginare''. A scrivere così è il nuovo direttore editoriale e Responsabile delle attività culturali del Cai nazionale, lo scrittore, sceneggiatore e giornalista, Marco Albino Ferrari.
Il tema è, ovviamente, quello della terribile scelta della storica granfondo e del Comune di Trento di trasformare una parte del centro in una triste lingua di neve trasportata dalla Val di Fiemme con una serie di camion e poi ''battuta'' da un gatto delle nevi, anch'esso trasportato già dalle valli della kermesse sciistica. Qualcosa di assurdo (e lo abbiamo scritto più volte ricordando anche che il tutto era stato presentato a giornalisti e politici locali a dicembre da un aereo decollato apposta da Bolzano per volare sopra le Valli di Fiemme e Fassa e mostrare dove si snoderà la gara) che sta provocando un danno di immagine non indifferente sia alla manifestazione che alla città che sempre si professa green e vicina all'ambiente forte di una amministrazione di centrosinistra.
Uno scivolone incomprensibile (tra l'altro nel paradossale clima di questi giorni con temperature che viaggiano sui 10, 11 gradi e un bel sole che scalda i cuori) che ha provocato lo sdegno (nonostante la difesa del sindaco Ianeselli che ha parlato comunque di sostenibilità) anche di Marco Albino Ferrari che sui canali social scrive così: ''Dieci camion carichi di neve sono scesi dalle valli e hanno depositato la preziosa massa bianca in piazza Duomo. La scorsa notte un gatto delle nevi ha spianato la pista che si snoda tra la fontana di Nettuno e via Belenzani per la sfilata delle 36 bandiere delle nazioni partecipanti e per altre eccentriche esibizioni in programma oggi. Mancano solo le majorette sugli sci a tecnica classica e un pupazzo di neve doc delle valli trentine con la carota al posto del naso''.
''Dico anacronistica, ma si potrebbero usare ben altri aggettivi, perché la trovata appare soprattutto fuori tempo massimo. I politici trentini - prosegue -, in coro, sostengono il solito mantra dei giorni nostri: senso del limite, stop agli sprechi, viabilità sostenibile, la forza responsabile del Pnrr. Da quelle parti, a Natale è stata allestita una pista da ghiaccio in polimeri sintetici per abbattere i consumi e dare messaggi positivi. E poi? Una notte, dieci camion scendono come in processione portando la materia salvifica di ogni economia montana nel centro cittadino. Dire anacronistico sembra poco, ma per un politico non saper leggere il proprio tempo è uno dei difetti più gravi. Si affrettino, comunque, a sfilare le bandiere. Oggi un bel sole caldo caldo sta baciando la città''.