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Aggredito con lo spray e derubato in piazza della Portela, due arresti. La Polizia: "Telecamere decisive. Non rispondiamo alla politica, ma ai cittadini"
L'episodio è avvenuto il 7 gennaio, quando intorno alle 20.15 due uomini avevano aggredito una persona originaria degli Emirati Arabi. Arrestati in piazza Dante e piazza della Portela. La polizia: "La nostra attenzione non è rivolta solo a determinate zone, ma a tutta la città: non esistono cittadini di serie A e serie B"

TRENTO. "I fatti dimostrano che se avviene un evento e questo viene denunciato, la polizia interviene e arresta", queste le parole di Salvatore Ascione, dirigente della Squadra mobile all'indomani dell'arresto di due tunisini.
In manette e condotti a Spini di Gardolo, Gdaida Atif, classe 1991, e Mohamed Selmi, classe 1990, che intorno alle 10.15 del 7 gennaio in piazza della Portela hanno aggredito con lo spary urticante, percosso e derubato di 100 euro e del cellulare un uomo del 1973 originario degli Emirati Arabi, che aveva chiesto aiuto all'Opera Bonomelli.
"L'evento criminale - spiega Ascione - si è consumato rapidamente e nel primo momento gli aggressori sono stati messi in fuga dall'arrivo di due volanti della Ppolizia. Le indagini sono partite a seguito della segnalazione da parte dell'Ospedale, dove l'uomo si è recato autonomamente dopo aver subito il reato. La persona ha riconosciuto i malviventi in foto, in quanto già aveva visto uno dei due pregiudicati. In assenza di testimoni abbiamo quindi verificato i video delle telecamere cittadine e abbiamo potuto confermare i fatti riportati".
I tunisini, già conosciuti alle forze dell'ordine e arrestati in piazza Dante e piazza della Portela, rischiano dai 3 ai 10 anni e rispondono per rapina in concorso, lesioni aggravate (l'uomo ha riportato la frattura del polso e una prognosi superiore ai 30 giorni, ndr) e uso d'armi.
"Questa ulteriore cattura di malviventi - commenta Massimo D'Ambrosio, Questore di Trento - dimostra che l'azione della polizia è presente e costante. Le operazioni delle forze armate non si fermano e l'attenzione non è rivolta solo a determinate zone, ma a tutta la città: non esistono cittadini di serie A oppure serie B".
"Ognuno deve fare il proprio mestiere - conclude il Questore - il nostro lavoro non è rispondere alla politica, ma ai cittadini. Non rileviamo un'impennata della criminalità, anzi i dati evidenziano un calo dell'attività criminale. Le nostre azioni non si limitano alla microcriminalità, ma dobbiamo andare a fondo per fermare i canali e le reti. Attualmente non ci sono arrivati comunicazioni particolari e abbiamo appreso della mozione dalla stampa e precisiamo che le forze dell'ordine sono già operative per la prevenzione e la repressione dei reati mediante l'utilizzo di tutti gli uomini disponibili, anche in borghese, 24 ore su 24. Evidenziamo e ribadiamo l'importanza e l'utilità delle telecamere in città".