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Metroland, Gilmozzi: "Fattibile solo all'interno di una più ampia strategia nazionale ed europea"
In risposta a un'interrogazione di Filippo Degasperi dei 5 Stelle, l'assessore provinciale spiega che "la costruzione e soprattutto il finanziamento della ferrovia delle valli dell’Avisio, andranno inseriti in una strategia di lungo termine"

TRENTO. "La costruzione e soprattutto il finanziamento della ferrovia delle valli dell’Avisio, andranno inseriti in una strategia di lungo termine che abbracci un contesto più ampio di quello locale, confrontandosi ed integrandosi con altre iniziative di livello nazionale e sovranazionale”.
Risponde così l’assessore alle infrastrutture Mauro Gilmozzi a un’interrogazione presentata da Filippo Degasperi (M5s) che chiedeva notizie in merito all’attuazione degli impegni affidati alla Giunta provinciale da una mozione approvata dal Consiglio nel giugno del 2014.
Il dispositivo prevedeva da un lato di avviare nel più breve tempo possibile lo studio di fattibilità di una ferrovia che colleghi Trento con le valli dell'Avisio, approfondendone, tra l'altro, gli aspetti finanziari, e dall’altro il coinvolgimento delle istituzioni e dei soggetti del territorio nati a questo scopo, valorizzando in particolare la progettazione realizzata al riguardo dall’associazione Transdolomites.
L’assessore spiega al consigliere di aver ottemperato alla mozione con l’esame di tutti gli studi fin qui effettuati. Nello specifico il progetto “Metroland” del giugno 2007, la proposta “Qnex” commissionata nel 2009 dall’associazione Transdolomites, lo studio elaborato dal Dipartimento Infrastrutture e Mobilità come approfondimento ed ingegnerizzazione della proposta “Qnex”, lo studio commissionato dal BIM dell’Adige al Dipartimento di Studi Economici dell’Università di Verona dell’aprile 2015.
Gilmozzi evidenzia che la Provincia, Trentino Trasporti e il DICAM dell'Università di Trento, hanno eseguito un approfondito studio tecnico-economico in merito alla fattibilità del collegamento ferroviario con le valli dell’Avisio, “con particolare riguardo agli aspetti trasportistici, geologico-geotecnici, di sostenibilità economico-finanziaria”.
"Nel maggio scorso – prosegue – questa complessa e articolata analisi è stata ultimata, dopo la validazione dei risultati da parte del prof. Raffaele Mauro, del Dipartimento Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM), con la consegna dello “studio a supporto della valutazione tecnico economica per la fattibilità e sostenibilità dei costi di costruzione e gestione degli interventi ferroviari riguardanti la mobilità su ferro nelle Valli dell’Avisio”.
Il risultati di questo studio, costato alla Provincia 47.580 euro, indicano appunto “come unica possibile prospettiva, quella di inserire la costruzione e soprattutto il finanziamento di questa ferrovia in una strategia di lungo termine che abbracci un contesto più ampio di quello locale, confrontandosi ed integrandosi con altre iniziative di livello nazionale e sovranazionale”.