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Ordinanza anti-alcol in Santa Maria, arriva la prima multa
Un esercente ha venduto della birra in bottiglia a un minore. In caso di comportamento reiterato il Questore può applicare la misura della sospensione dell'attività fino a 15 giorni

TRENTO. Sanzionato per la vendita per asporto di alcune bottiglie di birra in piazza Santa Maria Maggiore a favore di un ragazzo non ancora diciottenne.
Potrebbe costare molto caro le violazioni effettuate da un esercente di un negozio che si trova nella zona di Santa Maria Maggiore che nella serata di mercoledì scorso è stato oggetto di accertamenti da parte del personale della polizia locale impegnato nei servizi di presidio della piazza.
L'esercente, infatti, ha violato l'ordinanza contingibile ed urgente in materia di sicurezza urbana n.6/2017 del 14 luglio 2017, adottata dal Sindaco per contrastare l'abuso di alcol nella piazza in questione e nelle vie limitrofe.
Nell'occasione gli agenti hanno accertato, come già detto, la vendita per asporto di alcune bottiglie di birra. Una vendita che, tra l'altro, avveniva a favore di un ragazzo non ancora diciottenne e pertanto, oltre alla sanzione prevista per la violazione all'ordinanza sindacale (da 89 euro a 534 euro con pagamento in misura ridotta di 178 euro), è stata contestata al venditore anche la sanzione prevista dalla L.P. 3 agosto 2010 n.19 in materia di “Tutela dei minori dalle conseguenze legate al consumo di bevande alcoliche”, che prevede il pagamento di una somma da 500 euro a 5.000 euro (pagamento in misura ridotta di 1.000 euro).
L'ordinanza del sindaco prevede che in caso di reiterazione delle violazioni, il Questore possa applicare la misura della sospensione dell'attività fino a 15 giorni secondo quanto previsto dall'art. 100 del testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, come da ultimo modificato dal D.L. 20 febbraio 2017, n.14 “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, più conosciuto come Decreto Minniti.