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Trento sarà il primo comune in Italia ad utilizzare la piattaforma Change.org per le petizioni
“Ci vuole una comunicazione semplice e immediata - ha dichiarato l’assessora all’innovazione Chiara Maule - per raggiungere e capire le richieste dei cittadini”.

TRENTO. Aprire un canale di comunicazione facile e diretto con i cittadini, intercettare il movimento di opinione e dare risposte veloci ai proponenti. Sono questi i principali obiettivi della Giunta comunale che ha deciso, nell’ottica di Smart City, di lanciare Change.org, la piattaforma di petizioni online più diffusa e conosciuta al mondo nata negli Stati Uniti il 7 febbraio 2007.
Il Comune di Trento sarà il primo in Italia che in modo ufficiale adotterà questa piattaforma. “Ci vuole una comunicazione semplice e immediata - ha dichiarato l’assessora all’innovazione Chiara Maule - per raggiungere e capire le richieste dei cittadini”.
A tal proposito durante la conferenza di oggi è intervenuto via skype Luca Francescangeli, responsabile di change.org Italia, ribadendo la grande crescita dei partecipanti. Sono infatti 180,7 milioni gli utenti in tutto il mondo di cui 6,3 milioni in Italia (un cittadino italiano su dieci). Nella città di Trento, invece, sono circa 10 mila gli utenti registrati anche se il dato è parziale non essendo obbligatorio all'atto dell'iscrizione segnare il cap. Sono invece oltre 30 mila gli utenti in tutta la provincia.
“Si passa da petizioni più importanti, come quelle sulla legalizzazione dell’eutanasia, a richieste meno autorevoli come quelle sulle serie tv preferite” ha precisato Francescangeli, che ha poi aggiunto: “La scelta di Change.org mira ad incentivare il più possibile il meccanismo della e-petition in Trentino dando la possibilità all’Amministrazione comunale di prendere in considerazione le petizioni con più di 200 sostenitori”.
E’ stato però stabilito il divieto di richiedere fondi per sostenere la propria segnalazione come condizione vincolante per ricevere risposta. Inoltre la pagina decision maker di Alessandro Andreatta permetterà al sindaco di rispondere pubblicamente con facilità e trasparenza.
Per la dirigente generale del Comune Chiara Morandini questo sistema di sperimentazione online non può essere equiparato alla petizione cartacea che nel frattempo continuerà ad essere utilizzabile secondo le regole attuali. Gli utenti infatti godranno di una maggiore libertà riguardo i dati personali.
Il Comune di Trento sarà dunque il primo in Italia che nei prossimi mesi testerà Change.org con la speranza di creare un collegamento più diretto e semplice con i cittadini attraverso l’informalità e la rapidità del web.