L'arte d'avanguardia sbarca a Trento per creare stupore e meraviglia. In mostra anche due artigiani trentini
La mostra, Dog's in heaven, è pronta a sbarcare allo studio Andromeda in via Malpaga 17 da sabato 25 a mercoledì 29 maggio. Questo progetto nasce da un'idea di Carlo Chiusi in collaborazione con Shengab Abdu Ahmed, entrambi studenti di Beni culturali all’Università di Trento

TRENTO. Due emergenti artisti in scena in pieno centro storico a Trento. La mostra, Dog's in heaven, è pronta a sbarcare allo studio Andromeda in via Malpaga 17 da sabato 25 (alle 16 inaugurazione) a mercoledì 29 maggio. Questo progetto nasce da un'idea di Carlo Chiusi in collaborazione con Shengab Abdu Ahmed, entrambi studenti di Beni culturali all’Università di Trento.
L’obiettivo dell’esposizione è quello di promuovere nuovi linguaggi artistici contemporanei per creare stupore e meraviglia attraverso un ritmo dissacratorio rispetto al convenzionale. Un modo per aprire nuovi scorci e dare visibilità a progetti innovativi di tendenza.
I protagonisti di questa mostra sono due artisti d'avanguardia nel panorama italiano, Federico Maria Ceruso e Matteo Benassi. L'esposizione è poi completata da un'installazione lignea di due artigiani residenti in Val di Non. La voglia è quella di trovare nuove espressioni culturali avanguardistiche in grado di rinnovare anche il dibattito tra esperti e meno esperti.
L'artista Matteo Benassi, alias Riffblast, è un giovane designer bolognese che si caratterizza per il lato spiccatamente dissacrante rimanendo allo stesso tempo ricco di riferimenti legati alla tradizione religiosa, è un artista sicuramente adatto alla storia del capoluogo trentino che come noto rimane celebre in particolar modo per il Concilio di Trento nel XVI secolo.
Spazio poi a Federico Maria Ceruso, in arte Pepemeniak, con i suoi lavori legati al fumetto e al cartone animato ci riporta indietro nel tempo, alla nostra infanzia riscoprendo l’arte legata al meraviglioso, all’onirico, senza tralasciare l’aspetto street-art che lo legano indissolubilmente alla scena underground.
Gli ultimi due artisti trentini (Alin Ciobotaru e Theo Dallago) con il loro progetto “Intrecci”, uniscono la passione per il design più creativo all’amore per il legno conciliando nelle loro opere innovazione e tradizione.
L’altro scopo di questa iniziativa è quello di cercare di creare nuove connessioni e collaborazioni tra le realtà culturali cittadine in modo da offrire al pubblico un progetto coerente ma allo stesso tempo variegato e ricco di offerte per un pubblico che grazie alla massiccia presenza di universitari in città può rivelarsi favorevole allo svago culturale e alla scoperta di nuovi spazi cittadini attraverso format culturali dinamici e di tendenza.