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Per non avere un Tempo Orfano di umanità
Domani, 15 novembre, al teatro di Meano un'iniziativa di spettacolo e di civiltà sul tema dell'immigrazione promosso da Aria Teatro. Dalle 19 le storie del Mediterraneo con l'Atlante delle Guerre e il confronto con il Centro Astalli. Alle 20.45 lo spettacolo che dà il titolo alla proposta, intenso monologo con Chiara Benedetti

TRENTO. Le parole, i ragionamenti, la serietà dei dati e delle storie contro le fandonie che ogni giorno infettano la cronaca e mutano in peggio l'animo della comunità. E poi la prosa, il teatro, un altro modo - efficace - di comunicare al cuore e alla mente.
E' la sintesi dell'iniziativa che domani, 15 novembre, chiama il pubblico (specie quello dei non convinti) al teatro di Meano per la proposta intitolata "Tempo orfano". E' il titolo di un toccante e intenso monologo affidato a Chiara Benedetti per la produzione "civile" di Aria Teatroi. ma è anche l'occasione per un confronto aperto e per nulla ideologico sulle complesse tematiche dell'immigrazione, con uno sguardo attento anche al Trentino.Si inizierà dunque alle 19 con "Storie dal Mediterraneo - Siamo tutti tutti figli di un viaggio”. interviene Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle guerre. Per parlare di ”Una piattaforma che unisce in mare e in terra “ ci sarà Giulia Turrina di Mediterranea Saving Human. Sul tema “Cosa vuol dire accogliere” interviene il Centro Astalli di Trento con la partecipazione della Libreria Due Punti di Trento.
Alle 20.45 è invece l'ora dello spettacolo TEMPO ORFANO La vera storia di Adam. Adam non è solo un viaggiatore. Prima di tutto Adam è un uomo e un osservatore instancabile della propria avventura umana. Il suo destino di dissidente e di poeta lo ha portato dal Marocco fino ad un piccolo paesino dell’Italia del nord, dove oggi lavora come assistente socio sanitario. Vive l’esilio con la straordinaria intensità di chi dentro di sé nutre la necessità di conoscere gli stati d’animo e di raccontarli.
Il racconto di una particolare vicinanza, che forse potremmo definire amicizia, e che sicuramente si colloca in una zona profonda e ignota dell’essere.
..bisogna amare la giustizia così come si ama la poesia: in modo gratuito e anche contro il proprio tornaconto, nella consapevolezza che la sua ricerca fa stare meglio coloro con cui essa entra in contatto…