Al regista Hassan Benjelloun il "Gran Premio nello Spirito della Fede" mentre "Nello spirito delle Dolomiti" va a Fernardo Perez. I premi del Religion Today Film Festival
Il Religion Today Film Festival continua fino a mercoledì 20 settembre. Ancora tanti gli appuntamenti e le proiezioni tra Trento, Arco e Bolzano

BASLEGA DI PINE'. Al regista Hassan Benjelloun si aggiudica il “Gran Premio nello Spirito della Fede”, mentre "Nello spirito delle Dolomiti" va a Fernando Perez. Sono stati assegnati i premi e i riconoscimenti di questa 26esima edizione di Religion Today Film Festival.
Tra tutti i 45 film da 22 Paesi diversi, “Jalaldine”, del regista marocchino Hassan Benjelloun vince il “Gran Premio nello Spirito della Fede”, per l’opera che più di tutte ha colto lo spirito della rassegna cinematografica. Ha ritirato il premio proprio Malak Dhamouni, direttrice del Rabat International Author Film Festival e giurata di Religion Today, che ritornerà in Marocco a consegnate il riconoscimento al regista, che in questi giorni non ha potuto partecipare al Festival a causa del terremoto che ha colpito il suo Paese.
Il premio tutto trentino “Nello spirito delle Dolomiti” va invece direttamente al caraibico “Cuentos de un dia màs” di Fernando Perez, artista cubano, che con altri colleghi film makers ha partecipato a questa edizione del Festival. "E’ un onore per il nostro piccolo grande Festival essere un luogo di scambio culturale e religioso, riconosciuto in tutto il mondo e che vede ogni anno la partecipazione di ospiti importanti", racconta entusiasta il direttore artistico, Andrea Morghen.
Ad aprire la cerimonia al ristorante La Capannina - La Baita del Met a Baselga di Pinè, giovani studenti di arte visive e comunicazione hanno rappresentato l’esito della masterclass tenutasi in mattinata “Costruzione di una performance a partire dai simboli della santeria cubana”, tenuta dagli artisti del paese caraibico Yudel Collazzo e Kalua Rodriguez: un viaggio nella religione tradizionale cubana, che vede le sue radici proprio in Africa.
Tra i riconoscimenti assegnati, il premio per il miglior documentario è stato assegnato a “Kutchinga”, del portoghese Sol de Carvalho, che racconta di una controversa pratica tradizionale mozambicana. Come miglior feature film è stato decretato l’israeliano “Sand Flakes” di Gitit Kabiri and Yahel Kabiri, una pellicola che parla di malattia, sclerosi multipla, ma anche di speranza.
Il premio “Nello Spirito della Pace” è stato assegnato a “The Stupid Boy”, di Phil Dunn (Regno Unito), che riesce a promuovere i valori della pace e della nonviolenza. Con riferimento alla ferita del terrorismo cosiddetto religioso, il film mette in quadro le conseguenze dirompenti che un semplice gesto può generare nella vita delle persone. Il premio “Persone e Religioni”, assegnato dalla giura CinemAmore è stato consegnato a “Junko”, di Prem Prasad Adhikary, regista nepalese.
“A Cross in the Desert”, di Hadzi-Aleksandar Djurovic, Serbia, ha ricevuto il premio dalla giuria interreligiosa del Comune di Arco, che ha assegnato il riconoscimento “La religione attraverso gli occhi delle donne” per la sensibilità e la delicatezza con le quali il regista affronta i temi del rapporto madre-figlia, del distacco e del lutto ai quali si intreccia quello delle migrazioni.
La migliore colonna sonora, premio assegnato dalla giuria del Conservatorio Bomporti di Trento, è stata quella della pellicola “Super Jesus”, dell’italiano Vito Palumbo, per la capacità di esprimere chiaramente le emozioni dei personaggi del film diventando una componente principale nella narrazione. Lo stesso ha ottenuto anche il riconoscimento della giuria dell’Università Pontificia Salesiana, “Nuovi Sguardi”.
Sempre un italiano, Luigi Pane con il suo “Un mondo in più”, ha vinto il premio “Migrazione e coesistenza”, decretato dalla giuria del Centro missionario Diocesano di Trento, partner storico del Festival. Infine, il premio “Bene Comune”, assegnato dalla giuria delle Acli trentine, è andato a Empty Church, di Maks Maksimov, Bielorussia.
La cerimonia, momento di scambio e confronto, tuttavia non è la conclusione del Festival: gli appuntamenti continuano e saranno lunedì 18 alla Biblioteca B. Emmert di Arco a partire dalle 20.30, per poi tornare martedì 19 (ore 17) al Teatro S. Marco di Trento. Gli eventi di Religion Today Film Festival si concluderà mercoledì 20 settembre a Bolzano, con una mattinata di incontri e proiezioni al Liceo Pascoli e, nel pomeriggio, al Film Club Capitol, in Via Streiter 8/D. Sarà proprio a Bolzano che la giuria dei giovani assegnerà l’ultimo premio mancante, “Film for our future.”
Per le proiezioni di Arco e del Teatro San Marco a Trento è possibile prenotarsi fino all’inizio dell’evento su Eventbrite (sito o app) o con email a segreteria@religionfilm.com.